Mese: Gennaio 2010

"Scalata Unipol-BNL. Il patto occulto non è mai esistito" di Rinaldo Gianola

Tra un mese, il primo febbraio, inizierà a Milano il processo per la scalata alla Banca nazionale del lavoro che vede tra gli imputati l’ex presidente dell’Unipol Giovanni Consorte, il suo vice Ivano Sacchetti e anche l’ex Governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio. Si tratta di un appuntamento importante, molto atteso nel mondo politico e finanziario, che potrebbe fare finalmente luce sul tentativo fallito del sistema cooperativo di comprare la Bnl nell’estate del 2005 e sulle eventuali responsabilità dei noti accusati. Il processo, tuttavia, è stato anticipato da un giudizio della Corte d’appello di Genova – sezione prima civile – presieduta da Maria Teresa Bonavia. Pochi giorni prima di Natale la Corte ha depositato la motivazione con la quale è stato accolto il ricorso della Banca Carige-Cassa di risparmio di Genova e Imperia, nelle persone del direttore generale Alfredo Sanguinetto e del presidente Giovanni Alberto Berneschi contro la Consob che nell’aprile del 2009 aveva comminato alla banca una sanzione amministrativa pecuniaria di 150 mila euro per violazione dell’art.122 del Testo Unico della Finanza in relazione …

Unimondo: 2009, dodici mesi di piccole-grandi vittorie della società civile

Nonostante le crescenti tensioni in Iran e in diverse altre parti del mondo, come notizia di fine anno e segno di buon auspicio per il 2010 vogliamo rilanciare quelle che Amnesty International evidenzia come le dodici buone notizie del 2009. Ne presentiamo altre dodici, riprendendole dall’archivio delle notizie di Unimondo, che indicano le piccole-grandi vittorie della società civile nell’anno che sta per chiudersi. A ricordare a tutti noi che con un impegno forte e comune un passo avanti verso un altro mondo è possibile. Europa: tre agenzie di credito si ritirano dalla diga Ilisu in Turchia “Le agenzie di credito all’export di Germania, Austria e Svizzera si sono ritirate dal controverso progetto della diga di Ilisu nel Kurdistan turco”. Lo annunciano la CRBM e la European Ilisu Campaign. “Una grande conquista per la nostra campagna” – commentano i rappresentanti dell’osservatorio dell’ECA austriaco. Il fronte dell’opposizione alla diga si concentra ora in Turchia dove si auspica che finisca l’interminabile attesa riguardo il futuro degli abitanti delle zone a rischio di allagamento e che il governo ascolti …

"Caserme, castelli, spiagge saldi di Stato sul territorio", di Giovanni Valentini

Si annuncia come la più colossale svendita di Stato che sia stata mai concepita. Altro che privatizzazioni all’inglese, modello Thatcher o Blair. Qui siamo alla liquidazione totale del demanio statale. Si svende un enorme patrimonio pubblico che appartiene a tutti i cittadini: settentrionali e meridionali, ricchi e poveri, di destra e di sinistra. Il decreto legislativo sul cosiddetto “federalismo demaniale”, varato dal Consiglio dei ministri alla vigilia di Natale e rimesso ora all’esame delle competenti Commissioni parlamentari, prevede il trasferimento dei beni statali a Comuni, Province e Regioni, con la dismissione in massa di edifici pubblici, caserme e altre installazioni militari, terreni, spiagge, fiumi, laghi, torrenti, sorgenti, ghiacciai, acquedotti, porti e aeroporti. E come denuncia il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, una volta approvato definitivamente potrebbe innescare “la più grande speculazione edilizia e immobiliare nella storia della Repubblica”. Sono in tutto sette gli articoli del provvedimento, presentato dal ministro della Semplificazione Normativa, il leghista Roberto Calderoli. Un grimaldello legislativo per forzare la “mano morta” che blocca, come si legge nella relazione introduttiva, “un patrimonio abbandonato …

"La lunga corsa del 2009 Pechino sorpassa Tokyo", di Francesco Sisci

Ora la Cina è la seconda economia mondiale dopo gli Usa. E batte tutti per riserve: ha in cassa 2700 miliardi di dollari. Il 2009 per la Cina è stato l’anno del sorpasso. Sembra davvero finito un ciclo di 30 anni che, dall’inizio delle riforme economiche alla fine del 1978, ha portato il Paese della Grande Muraglia a superare il prodotto interno lordo giapponese. Uno scatto che ha messo fine a circa un secolo di primato economico e politico nipponico in Asia. Nel 2009, grazie allo sviluppo del suo Pil probabilmente oltre il 9% in contrasto con la recessione che ha colpito il resto del mondo, la Cina avrà prodotto circa metà della crescita economica globale. Inoltre, nonostante la diminuzione dei suoi commerci, la Cina quest’anno è diventata il primo esportatore del mondo, che è anche la riprova di quanto siano diminuite le capacità degli altri. Infine ci sono i dati delle riserve monetarie, prime in assoluto. Oltre 2150 miliardi di dollari cui vanno sommati i circa 500 miliardi di Hong Kong. Il totale complessivo …

Scommettere sui diritti "postmateriali", di Edmondo Berselli

Non c´è davanti a noi soltanto il 2010. Ci sono tutti gli anni del decennio. Perché la domanda è questa: come esce dalla crisi economica l´Italia? Una ricerca della Banca d´Italia ha mostrato un calo della produzione industriale equivalente a cento trimestri persi. Il che significa che per uscire dalla recessione occorreranno otto-nove anni di tempo. Questo avrà conseguenze significative sulla politica. Occorrerà trovare formule per stimolare i consumi, perché la crisi attuale è una crisi soprattutto di domanda (le famiglie hanno meno risorse). Ma soprattutto ci sarà la necessità di una filosofia. Si può partire dalla situazione economica, aderendo a una concezione classica e a suo modo “materialista” della società. Oppure scommettere su una sfera diversa, “postmateriale”, che comincia con i diritti. È un argomento difficile nel nostro paese, perché fortemente ideologizzato. Implica due nozioni opposte della modernizzazione. Una destra populista oppure un gaullismo con il senso dello Stato. Tutto ciò che riguarda la bioetica, per esempio, dalla fecondazione assistita al testamento biologico, incontra una divisione fra destra e sinistra; senza dire che la …

Messaggio di fine anno del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Buona sera a voi che siete in ascolto. Nel rivolgervi, mentre sta per concludersi il 2009, il più cordiale e affettuoso augurio, vorrei provarmi a condividere con voi qualche riflessione sul difficile periodo che abbiamo vissuto e su quel che ci attende. Un anno fa, molto forte era la nostra preoccupazione per la crisi finanziaria ed economica da cui tutto il mondo era stato investito. La questione non riguardava solo l’Italia, ma avevamo motivi particolari di inquietudine per il nostro paese. Oggi, a un anno di distanza, possiamo dire che un grande sforzo è stato compiuto e che risultati importanti sono stati raggiunti al livello mondiale : non era mai accaduto nel passato, in situazioni simili, che i rappresentanti degli Stati più importanti, di tutti i continenti, si incontrassero così di frequente, discutessero e lavorassero insieme per cercare delle vie d’uscita nel comune interesse, e per concordare le decisioni necessarie. Proprio questo è invece accaduto nel corso dell’ultimo anno. L’Italia – sempre restando ancorata all’Europa – ha dato il suo apprezzato contributo, con il grande …