Mese: Gennaio 2010

"Siamo tutti cittadini di Teheran", di Paolo Giacon

Noi giovani occidentali nonostante la crisi economica, abbiamo brindato con fiumi di spumante, prosecco e champagne, mentre i nostri coetanei iraniani, con coraggio e determinazione hanno continuato e continueranno a scendere in piazza, invocando libertà, democrazia, riforme e quel rispetto per i diritti umani, unica fonte di pace e coesione sociale per qualsiasi nazione del mondo. E vi saranno probabilmente fiumi di lacrime e di sangue. Il mondo guarda a Teheran con il fiato sospeso. La capitale di un paese lontano e spesso indicato come culla dell’integralismo islamico più radicale, sede di una dittatura teocratica che nello stesso tempo spaventa e tiene in scacco il mondo occidentale. Ieri eravamo cittadini di una Berlino divisa e martoriata dalla Guerra fredda, oggi vorremmo scandire anche noi, in farsi, gli slogan per il cambiamento contro la dittatura. Contro tutte le dittature e le teocrazie che insanguinano questo nostro mondo e limitano il libero sviluppo di ogni essere umano. Le poche immagini giunte dalla rete, dai videotelefonini, dai social network ci commuovono, ci indignano. Siamo con le ragazze e …

"Scuole, si riparte con le casse vuote. la Cgil: a rischio altri cinquemila posti", di Franco Vanni

“Il debito non è mai stato così alto — fanno sapere dalla Cgil — il rischio è che presto si arrivi alla paralisi amministrativa degli istituti. O viene stanziato denaro fresco, o non ci saranno soldi nemmeno per pagare il sostegno dei disabili e i commissari degli esami di Stato” Per oltre un milione di studenti lombardi oggi è il giorno del ritorno sui banchi dopo le feste. Ma quella che ricomincia è una scuola che non ha risolto i suoi problemi: mentre i tecnici del Comune sono al lavoro per riparare gli impianti danneggiati dal maltempo in sette scuole elementari, Cgil presenta un rapporto shock sullo stato di salute dell’istruzione pubblica nella Regione. Dall’indagine, condotta su 1.298 istituti, emergono dati allarmanti. Uno su tutti: i 120 milioni di debito che il ministero dell’I struzione ha accumulato nei confronti dei singoli istituti. Fondi mai trasferiti, con cui i presidi dovrebbero pagare supplenze, cancelleria e progetti didattici. Ma visto che da Roma i soldi non arrivano, nelle scuole (elementari soprattutto) la carta igienica la portano da …

'Ndrangheta, Grasso: «Lo Stato sia al fianco dei magistrati», di N. Co.

Lo Stato deve dare un segnale forte di presenza in Calabria. A dirlo è il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, a margine della commemorazione di Piersanti Mattarella, a Palermo, commentando la bomba di Reggio Calabria contro la procura generale. «C’è stato un grave atto intimidatorio nei confronti della magistratura e questo è anche conseguenza del clima che si è creato nei confronti della stessa magistratura: sembra quasi che si possa facilmente attaccarla, anche con un atto del genere. Questo deve scomparire, Stato e governo devono affiancare la magistratura, come del resto stanno facendo e credo che faranno. Anche la magistratura al proprio interno deve muoversi come un solo uomo, senza lasciare sacche di sofferenza in certi settori». Per il procuratore lo Stato deve dare «un segnale forte di presenza in Calabria come è stato presente in Sicilia. Le situazioni generali di quella regione sono forse come quelle di 50 anni fa in Sicilia. Il punto di partenza essenziale è quello delle indagini e ci sono già eccellenti investigatori nella regione. Bisogna incrementare le forze nel …

Lazio, Zingaretti «esploratore» Bersani: «Coalizioni per vincere», di Simone Collini

Non male, come prima giornata di lavoro. Pier Luigi Bersani rientra dalla vacanza negli Stati Uniti e nell’ordine: chiama Antonio Di Pietro per capire cosa vuol dire che il leader dell’Idv diserterà il vertice di martedì prossimo sulle regionali, risponde ai tanti che lo chiamano per chiedergli cosa si debba fare ora che Emma Bonino si è candidata nel Lazio, risponde ai dirigenti del Pd pugliese che gli comunicano che l’Udc ha deciso di sostenere Francesco Boccia ma subito dopo a quelli laziali che lo avvisano delle brutte voci che girano su un accordo tra i centristi e il Pdl, poi chiama Nicola Zingaretti per chiedergli un ulteriore giro d’orizzonte per verificare se sia possibile dar vita in questa regione a una coalizione sufficientemente larga contro Renata Polverini, quindi è il turno dei dirigenti dell’Umbria che gli parlano della polemica tutta interna al partito sul terzo mandato per l’uscente Maria Rita Lorenzetti e poi di quelli piemontesi alle prese con un Idv che ha sospeso il confronto con la candidata Mercedes Bresso. «Stiamo lavorando per …

"Lo scudo mediatico", di Maria Cecilia Guerra

L’operazione scudo fiscale è stata gestita da un punto di vista mediatico con grande abilità. Focalizzando l’attenzione su un messaggio positivo: il rientro di quasi 95 miliardi, presentato come un segno di fiducia nell’Italia e nella forza della sua economia. Un’informazione però fuorviante. Perché non tutti i capitali sono effettivamente tornati nel nostro paese. E in ogni caso non si può dare per scontato che verranno investiti in Italia. Quanto al gettito, accertamenti con le nuove norme antievasione avrebbero quasi sicuramente garantito maggiori entrate. L’operazione scudo fiscale è stata gestita da un punto di vista mediatico con grande abilità. Con il comunicato n. 202 del ministero dell’Economia e delle Finanze del 29 dicembre si è raggiunto sicuramente l’apice. Il comunicato, ripreso testualmente da quasi tutte le testate nazionali, è divisibile in due parti (riportate in corsivo in quanto segue) che è utile commentare separatamente. PRIMA PARTE: I “RIMPATRI EFFETTIVI IN ITALIA” 95 e 98. È con questi due numeri che si può sintetizzare in un primo bilancio l’operazione “Rimpatrio dei capitali in Italia”. 95 miliardi …

"Quelle pensioni così povere", di Massimo Fracaro

Molti falsi poveri davanti al Fisco, troppi veri poveri nei libri paga dell’Inps. Puntualmente l’analisi delle dichiarazioni dei redditi ci rivela scomode verità, almeno per chi paga le tasse: gli italiani guadagnano poco, meno della media europea. Ma, se li mettiamo di fronte allo specchio dell’Inps, il ritratto è ancor più drammatico. Nel 2009 l’ente ha staccato 15 milioni e mezzo di assegni con un importo medio di 773 euro al mese. Per tredici mensilità fanno poco più di 10.000 euro. La stragrande maggioranza dei pensionati vive, quindi, con mille euro al mese. Forse meno. E se in casa ci sono due ex lavoratori si arriva a 2.000. Non c’è di che scialare. Nel 2010 anche la scala mobile girerà lenta. L’inflazione zero ha congelato l’aumento: +0,7%. Le «minime» cresceranno di soli tre euro al mese. Ma le bollette, per fare un esempio, sono rincarate ben di più. Molti pensionati, per la prima volta dopo anni, dovranno anche restituire qualcosa all’Inps perché il costo della vita 2009 è stato inferiore alle previsioni. Un po’ si …

"L'illusione tecnologica", di Stefano Rodotà

Sicurezza o libertà? Questo antico dilemma continua ad accompagnarci, diviene più stringente quando terrorismo e criminalità si fanno più aggressivi.E dopo l´11 settembre l´imperativo della sicurezza è divenuto dominante, fino a cancellare quasi ogni altro riferimento. Questo spirito è tornato in questi giorni, nelle reazioni non sempre composte che hanno accompagnato il fallito attentato a un aereo in volo verso gli Stati Uniti. Dobbiamo rassegnarci a una continua erosione dei diritti, a un lento declinare dei principi della democrazia? Anche in tempi difficili è necessario che la politica mantenga la testa fredda, non ceda alle emozioni, né alla tentazione di credere che la risposta al terrorismo debba per forza portare a limitazioni delle libertà. Un piccolo esercizio di memoria può aiutarci. All´indomani del sanguinoso attentato alla stazione di Atocha il re Juan Carlos sottolineò la necessità di tener fermi i principi dello Stato di diritto; e la Regina Elisabetta, dopo l´attentato nella metropolitana di Londra, disse che i terroristi «non cambieranno il nostro modo di vivere». Questa fedeltà democratica torna nelle parole del ministro dell´Interno …