Mese: Gennaio 2010

"Il tramonto del laboratorio Puglia. La guerra balcanica che scuote il Pd", di Curzio Maltese

Tutte le piste dell’inguacchio pugliese, come lo chiamano qui, per dire di un inciucio andato male, portano a lui, la volpe del Tavoliere, il leader Massimo. Magari capiva più di politica estera che non d’Italia e forse non ci libererà mai da Berlusconi. In compenso, nel far fuori chiunque gli possa fare ombra nel centrosinistra, D’Alema è sempre infallibile. Uno dopo l’altro, Prodi e Cofferati, Veltroni e Rutelli. Liquidata la pratica nazionale, è tornato nelle sue terre e in un mese ha schiantato i due miti locali, Michele Emiliano e Nichi Vendola. In cambio, s’intende, di un grande disegno. Il professor D’Alema aveva deciso che nel laboratorio pugliese dovesse nascere la nuova creatura del centrosinistra. Un mostro invincibile e un po’ Frankenstein, con dieci partiti, una gamba di Casini qua, un braccio di Di Pietro là, un piede comunista e uno ex fascista, innestati sul corpaccione inerte del Pd. Ma il colpo di fulmine che doveva animarlo non è arrivato. Così l’inventore è ripartito sul destriero per Roma, lasciando il fido assistente Nicola Latorre a …

"Diventeranno tutti italiani", di Giovanna Zincone

Le decisioni pubbliche italiane presentano falle ricorrenti, che prescindono dal colore politico dei proponenti. La prima consiste in annunci di fondamentali novità che, una volta illustrate, finiscono per rivelarsi come suggerimenti a fare quel che in gran parte già si faceva. È andata così con il tetto del 30% per i bambini stranieri. La nota ministeriale è partita prudentemente elastica, consentendo possibili eccezioni per chi sapesse l’italiano, quindi presumibilmente per i nati in Italia o, comunque, in caso di bisogno. Poi per gli studenti nati nel nostro Paese il tetto è stato del tutto scoperchiato. La necessità di non sovraccaricare le classi con allievi che hanno difficoltà di apprendimento è cosa che i direttori scolastici sanno benissimo, e applicano già questa regola di buon senso, per l’appunto quando possono: magari, per renderla davvero efficace, vorrebbero le risorse umane ed economiche che ora finalmente il ministro promette. La falla della misura-novità di solito si allarga: all’annuncio di grandi svolte, da una parte, si contrappongono denunce di lesione di fondamentali diritti umani, dall’altra, spostare un po’ di …

"Ricerca, senza soldi la scienza si ferma: tra 10 anni l’Italia non avrà più cervelli" , di Valentina Arcovio

Con i pochi soldi che vengono destinati alla ricerca di base il nostro paese rischia – tra dieci anni – di rimanere senza cervelli. «Se non si sostiene questo tipo di ricerca – dice Roberto Petronzio, presidente dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) – non si formano menti brillanti e creative. E senza menti brillanti e creative non c’è progresso e innovazione». E’ un po’ come mettere un’ipoteca sul futuro della scienza in Italia. Il pericolo è reale e i numeri sono drammaticamente emblematici. Stando all’ultima rilevazione Istat, sui 18.231 milioni di euro che in totale il nostro paese (Stato e imprese private) investe in Ricerca & Sviluppo (R&S) solo una piccolissima fetta va alla ricerca di base. Tra pubblico e privato, solo il 26 per cento (4.700 milioni di euro) degli investimenti complessivi va a finire nelle tasche dei cervelli che lavorano per creare conoscenza e, quindi, innovazione. «Bisogna mettersi in testa – dice Tommaso Maccacaro, presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) – che non esiste ricerca applicata senza ricerca di base. Senza le …

Cadono le accuse contro Beppino Englaro e le altre 13 persone indagate. Il giudice: "La prosecuzione dei trattamenti non sarebbe stata legittima"

Il Tribunale di Udine ha messo la parola fine alle indagini per omicidio volontario sulla morte di Eluana Englaro, che vedevano come indagati il parde della donna, Beppino Englaro, e altre 13 persone. Il Gip di Udine, Paolo Milocco, ha emesso oggi il decreto di archiviazione, accogliendo un’istanza presentata dalla Procura lo scorso 26 novembre, al termine di quasi un anno di indagini. Secondo il giudice per le indagini preliminari, “la prosecuzione dei trattamenti di sostegno vitale di Eluana Englaro non era legittima in quanto contrastante con la volontà espressa dai legali rappresentanti della paziente, nel ricorrere dei presupposti in cui tale volontà può essere espressa per conto dell’incapace”. In altre parole, chi ha deciso di “sospendere il trattamento e rimuovere i mezzi attraverso cui veniva protratto” lo ha fatto “in presenza di una causa di giustificazione, quella prevista dall’articolo 51 del Codice Penale”, e ha dunque agito nel pieno rispetto delle leggi. “Per uno che ha sempre agito nella legalità e nelle trasparenza non poteva esserci altra conclusione”, ha detto Beppino Englaro in riferimento …

Bersani: "Sulla giustizia il governo va avanti a testa bassa. Così a rischio le riforme"

Il segretario PD: “No ai giochi di parole del partito dell’amore”. Finocchiaro: “Sul processo breve stanno esagerando, si torni in Commissione”. Alla Camera il PD presenta emendamento soppressivo del legittimo impedimento. “Sarebbe questa la prima mossa del “partito dell’amore”? Andando avanti a testa bassa sui suoi provvedimenti il governo sa bene che mette a repentaglio una discussione di sistema sulle riforme istituzionali, ivi compreso il rapporto tra Parlamento e magistratura”. Lo dichiara Pier Luigi Bersani, segretario del Partito democratico nel lunedì che alla vigilia della riapertura dei lavori parlamentari caratterizzatasi per il vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli sulla giustizia.Bersani prosegue: “Non bastano i giochi di parole o le finte benevolenze verso l’opposizione a nascondere la realtà dei fatti. La nostra disponibilità è quella dichiarata più volte: si sospendano i provvedimenti che governo e maggioranza hanno annunciato e si discuta subito dell’ammodernamento del nostro sistema”. Bersani si riferisce all’agenda della riunione con l’immunità per tutti i parlamentari, la riforma costituzionale della giustizia, tempi certi per i processi e il legittimo impedimento che il PDL rivendica …

Alitalia: un anno dopo

Ad un anno esatto dalla nascita della Cai, la nuova Alitalia, Pier Luigi Bersani ha incontrato i lavoratori della Sea per discutere del futuro dell’aeroporto di Malpensa e di tutto il suo indotto, dopo che, nonostante tutte le promesse, Alitalia ha dismesso la maggior parte dei voli. Il leader del Pd ha risposto anche alle domande dei cronisti a seguito delle nuove dichiarazioni spot di Berlusconi sulle riforme istituzionali e del fisco. Alitalia. “Sono stati spesi tre miliardi in più con il risultato di avere meno servizi. Noi facciamo gli auguri ad Alitalia perché abbia buoni conti però mi chiedo anche quali riverberi positivi sui servizi siano venuti da questa operazione”. “Di certo – ha proseguito il segretario del Pd – c’è il disastro dei conti dell’azienda Italia. Sono stati spesi tre miliardi in più rispetto all’ipotesi di Air France che fu osteggiata da Berlusconi e dalla Lega. Tutto questo sarà pagato dai contribuenti e dagli azionisti”. A noi restano solo le ceneri perché “di questi tre miliardi di euro 300 milioni furono addirittura presi …

A picco consumi e investimenti delle famiglie

Dati Istat. La risposta alla recessione. Negli ultimi 4 trimestri, i nuclei familiari riducono consumi (-1,5%) e investimenti (-0,8%) più di quanto scenda il reddito reale (-1,6%). Prosegue anche la flessione del tasso di investimento delle famiglie. Per resistere alla buriana, le famiglie italiane si sono “chiuse a riccio”. I consumi e gli investimenti dei nuclei familiari della penisola, infatti, si sono contratti più di quanto consentiva loro il reddito disponibile, mentre nel periodo clou della recessione economica è aumentata la propensione al risparmio. E’ questo l quadro che emerge dai dati diffusi oggi (11 gennaio) dall’Istat, che ha preso a riferimento i quattro trimestri che terminano con il terzo trimestre 2009 (ovvero ottobre 2008-settembre 2009). Si tratta di un dato nuovo, che viene infatti diffuso solo per la seconda volta. Il periodo considerato e’ quello più duro per gli italiani, quello in cui maggiormente si e’ sentita la crisi economica in Italia e, in effetti, si sottolinea un calo in dodici mesi del reddito nominali (-1%) e del reddito reale (-1,6%). Nei bilanci delle …