Mese: Gennaio 2010

Bersani: "Sul processo breve ci metteremo di traverso con tutte le nostre forze”

Bersani attacca:”E’ un’amnistia per i colletti bianchi. Non si può, per le esigenze di una persona, mettere a repentaglio un sistema”. FInocchiaro: “Ostruzionismo se non si torna in commissione”. I magistrati: “Metteranno la giustizia in ginocchio” “Se la maggioranza e il governo procederanno sul processo breve come e’ stato annunciato in questi giorni il Pd si metterà di traverso con tutte le sue forze”. A lanciare la sfida e’ il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Parlando a margine di una conferenza stampa sulla criminalità organizzata, Bersani ha sottolineato che “dopo la decisione di ieri, di governo e maggioranza, stiamo entrando in un tunnel pericolosissimo. E se queste scelte sul processo saranno confermate noi – promette il segretario – ci metteremo di traverso con tutte le nostre forze”. Il presidente del sindacato delle toghe, l’ANM, Luca Palamara proprio oggi ha parlato di una “norma che mette la giustizia in ginocchio. Non si darà giustizia alle vittime, e si rischia di dare impunità a chi ha commesso delitti”. Questo perché come ha spiegato il leader del …

Bersani a Rosarno contro la 'ndrangheta, per la legalità

“Sarò a Rosarno il 14 gennaio per dare il segno che da parte nostra non c’è solo interesse verso una vicenda tanto agghiacciante, ma c’è anche la determinazione di far seguire fatti concreti”. Con queste parole Pier Luigi Bersani apre la conferenza stampa per presentare le proposte PD sulla lotta alla ‘ndrangheta e annuncia la sua partecipazione a l’iniziativa “Per la legalità, giornata nazionale di solidarietà”, indetta dai democratici per giovedì prossimo. Presenti alla conferenza anche il responsabile giustizia, Andrea Orlando, i capigruppo in commissione Giustizia di Camera e Senato, Donatella Ferranti e Felice Casson e Laura Garavini, capogruppo in commissione Antimafia. Lo scopo dell’iniziativa PD, secondo il segretario, è “di riportare allo scoperto una realtà troppo sottaciuta com’è la ‘ndrangheta e allo stesso tempo di rafforzare la battaglia e non lasciare solo chi è sul fronte”. È necessario inoltre riflettere sul binomio “immigrazione e lavoro: temi sociali che si affacciano in modo drammatico. Il problema che in Calabria si è manifestato con picchi altissimi, esiste in tutta Italia. Le normative esistenti non sono riuscite …

Camera dei Deputati: dichiarazione di voto On. Orlando sulla mozione Pd concernente la situazione del sistema carcerario italiano

Signor Presidente, signor Ministro, facendo due conti, quest’anno il numero dei detenuti è aumentato di circa 6-7 mila unità, come lei ha ricordato; lo stesso si prevede che avvenga per il prossimo anno. Se domani, come noi auspichiamo, il suo piano carceri verrà approvato, il primo carcere utilizzabile (sfidiamo persino il buonsenso) credo sarà disponibile nel 2012, anno nel quale i detenuti, stando ai trend di cui stiamo parlando, saranno circa 80 mila. Svolgo questo ragionamento perché ritengo che, per quanto domani lo sforzo possa essere grande, continueremo a correre dietro ad un processo che non riusciamo assolutamente a seguire. Signor Ministro, noi abbiamo evitato nella nostra mozione di richiamare questo tema, o meglio l’abbiamo soltanto evocato, ma una cosa che ci saremmo aspettati da lei è un ripensamento complessivo delle ragioni che generano questo tipo di fenomeno. Voi avete deciso di utilizzare il carcere come pena principe per qualsiasi intervento di carattere repressivo: vi siete però dimenticati di costruire le carceri e di assumere i poliziotti. Anche le cifre che lei indica, infatti, quelle …

Fassino: nel paese troppe emergenze, la politica cambi passo.

Nel 2009 i quasi 16 milioni di pensionati italiani hanno percepito una pensione media di 773 euro ai mese. Per non parlare di quei tantissimi che stanno sotto quella cifra. L’anno che si è appena chiuso ci consegna la disoccupazione più alta dal 2004. E peraltro le statistiche registrano ciò che accade tra i lavoratori a tempo indeterminato, mentre solo in misura parziale danno conto di quanti giovani precari non hanno visto rinnovato il loro impiego. Sono di questi giorni le cronache dei drammatici eventi di Rosarno, testimonianza raccapricciante di quali conflitti possa provocare un’immigrazione abbandonata a se stessa. Sono tre emergenze che investono la vita quotidiana di milioni di donne e di uomini e il destino stesso del Paese. E, dunque, da lì dovrebbero prendere le mosse l’agenda politica e l’iniziativa sia del Governo che dell’opposizione. Dubito molto che gli italiani abbiano questa impressione. i partiti appaiono totalmente assorbiti dalla scelta dei candidati per le prossime elezioni regionali. Al centro del dibattito campeggia da mesi il tema delle riforme istituzionali, peraltro compresso dall’ossessione della …

"L'amore per se stesso", di Giuseppe D'Avanzo

È stata breve la stagione dell’amore di Silvio Berlusconi. Distratto o confuso dalle sue stesse dolci parole, il presidente del Consiglio non si è accorto dell’esplosione di odio assassino che ha attraversato Rosarno (non ha detto una sola parola su quella tragedia, forse perché in fondo quelli erano negri e gli altri terroni, per dirla con il Brighella che gli dirige il giornale di famiglia). Ora al rientro dalla convalescenza, concentratissimo, il capo di governo discute di libertà. Le leggi ad personam, dice, non sono altro che “leggi ad libertatem”. Amore, libertà. Le parole suonano bene e hanno un buon odore, ma non bisogna farsi ingannare. Le formule non accennano mai a un noi, sempre a un Io e dunque va meglio precisato l’orizzonte politico e istituzionale che si scorge: Berlusconi inaugura oggi la stagione dell’amore per se stesso, della libertà per se stesso. Novità? Nessuna, naturalmente. Diciannove leggi ad personam ci hanno abituati, nel tempo, ai trucchi nascosti dietro una quinta scorrevole che qualche malaccorto definisce la volontà riformatrice di un governo, una sfida …

"Le primarie della libertà", di Rosy Bindi

Caro direttore, trovo francamente un po’ ingeneroso il giudizio di La Spina sulla confusione che regnerebbe nel Pd. Ma rispetto e anzi apprezzo ogni stimolo a meglio definire il profilo e la linea di un partito che lo stesso La Spina giudica essenziale per la democrazia italiana. Sento però il dovere di offrire qualche chiarimento su due specifici punti, per dimostrare di non essere entrata in contraddizione nella mia intervista a Federico Geremicca. Il primo: la mozione congressuale di Bersani non proponeva un rapporto preferenziale o addirittura esclusivo con l’Udc ma l’impegno del Pd a costruire un nuovo centrosinistra per stabilizzare il bipolarismo italiano. Abbandonata ogni pretesa autosufficienza, si trattava e si tratta di mettere insieme un quadro di alleanze che, muovendo da un confronto aperto e senza pregiudiziali con le forze oggi all’opposizione, prefigurasse un’alternativa di governo al centrodestra. Secondo chiarimento: io non auspico affatto che l’Udc rifluisca di nuovo nel campo del centrodestra. Con o dopo Berlusconi. Vorrei anzi potermi augurare il contrario. Registro solo, per il rispetto che porto ai propositi da …