Mese: Gennaio 2010

Il processo breve torna in Commissione e non ci sarà un decreto blocca-processi. Vittoria del PD.

Finocchiaro: “Schifani si è dovuto arrendere all’evidenza, ma il provvedimento resta inaccettabile”. Niente decreto blocca processi, il governo fa retromarcia. Il processo breve vine sospeso e ritorna in commissione e non ci sarà nessun decreto blocca processi all’esame del Consiglio dei ministri. Bersani ieri l’aveva annunciato: “Il PD si metterà di traverso”. Così il treno dell’impunità tra emendamenti e sospensive richieste dal PD, oggi è deragliato sia in Senato sia alla Camera, dove la mozione PD per il mezzogiorno è stata approvata contro il parere del governo. Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd, parla di decisioni che “segnano il rispetto delle regole e costituiscono una bella vittoria delle opposizioni, e in particolare del gruppo del Pd, visto che ieri abbiamo combattuto tutto il giorno per questo. Certo, il provvedimento resta inaccettabile”. “La sospensione e il ritorno in Commissione del processo breve, che verrà votato dall’aula a questo punto solo la prossima settimana, è molto importante – ha proseguito Anna Finocchiaro – La richiesta di sospensione è stata peraltro da noi avanzata per un giorno …

"Le deroghe allontanano il tetto del 30% nessuno verrà spostato dalle classi", di Laura Montanari

L´Istituto Gandhi in via Pistoiese ha una media di stranieri del 40%: “Ci salva il Comune con i suoi mediatori culturali” “La circolare Gelmini prevede la commissione accoglienza: noi l´abbiamo da tre anni ma non ci sono fondi, le insegnanti non sono ancora state pagate”. Ci sono ragazzi appena arrivati dalla Cina che non capiscono una parola e muovono solo gli occhi. Poi spunta un ‘ciao prof´ e il muro piano piano si rompe. Da questa cattedra con le finestre su una traversa di via Pistoiese, dentro una classe multietnica, il tetto del 30% ha le facce di Hu quarto banco a destra, Chang primo a sinistra, Amina, Joseph e altri. Gli eventuali stranieri in esubero per il ministero sono questi ragazzini dall´italiano incerto che hanno alle spalle fresche storie di migrazioni, vite che crescono coi gomiti dentro i laboratori di Chinatown. Sono loro che andrebbero traghettati con gli scuola-bus su altri istituti meno segnati dalla geografia dei flussi migratori. «Ho letto la circolare del ministro Gelmini e mi sembra si sia fatto tanto rumore …

"Inciucio stradale", di Massimo Gramellini

Alessandria ha intestato una via a Bettino Craxi, prima città del Nord a rendere omaggio allo statista condannato per tangenti, in anticipo persino sulla sua Milano. Per assicurarsi l’astensione del Pd, la maggioranza di centrodestra ha intitolato strade anche a Nilde Iotti e a Norberto Bobbio. La lottizzazione puntuale delle salme non ha tralasciato il partito radicale, che avrà via Adelaide Aglietta. Un componente della Commissione toponomastica, ex missino, è riuscito ad andare addirittura oltre l’«arco costituzionale» della Prima Repubblica, ottenendo un riconoscimento per Giorgio Almirante: gli verrà dedicata una rotonda. Siamo alla pacificazione nazionale, ottenuta attraverso quei morti che da vivi non poterono o non vollero realizzarla. Stupisce l’assenza di notabili democristiani, ma forse dipenderà dal fatto che quelli non ancora sistemati nello stradario godono di discreta salute. La Stampa 13.01.10

In Italia lavora la metà delle donne

Le occupate sono il 47,2% della popolazione. 47,2 contro 70,3. Non la metà, ma quasi. Sono le percentuali di donne e uomini italiani che hanno un lavoro secondo l’Istat. Nel rapporto «Noi Italia. Cento statistiche per capire il Paese in cui viviamo» viene indicato come nel mercato del lavoro ci siano ancora molte differenze di genere: le donne occupate sono appunto il 47,2% della popolazione di riferimento (impressionante il gap con la media Ue dello stesso anno: 57,2%), gli uomini il 70,3%. Ovviamente sono escluse da questa statistica le casalinghe, lavoro a tutt’oggi non riconosciuto come tale. I dati sono del 2008, anno in cui è cominciata la crisi nel nostro Paese: dunque il tasso di occupazione ha segnato una battuta d’arresto dopo un lungo periodo di crescita (era occupato il 58,7% della popolazione nella fascia di età tra i 15 e i 64 anni), mentre per la prima volta dopo oltre un decennio la disoccupazione è tornata ad aumentare (6,7% rispetto al 6,1 del 2007). SETTORE PUBBLICO – Nel rapporto si parla di pubblica …

"Licei, verso slittamento delle iscrizioni. Ci sarà tempo fino al 27 marzo", di Salvo Intravaia

Avranno ancora tre mesi di tempo i ragazzini della scuola media per scegliere come proseguire gli studi al superiore. E’ ormai quasi certo infatti che la data di scadenza delle iscrizioni subirà un doppio slittamento, rispetto alla canonica data di fine gennaio, con scadenza il 26 marzo. I tecnici del ministero lo hanno comunicato venerdì pomeriggio ai sindacati. Ma solo per la scuola secondaria di secondo grado, che il prossimo anno vedrà ai nastri di partenza la riforma Gelmini. La scadenza per formalizzare le iscrizioni nella scuola dell’infanzia, alla scuola primaria e nella secondaria di primo grado sarà diversa: il 27 febbraio 2010. E’ la prima volta che le iscrizioni a scuola in Italia seguiranno due velocità. I tempi per varare i tre Regolamenti (sui licei, gli istituti tecnici e gli istituti professionali) che riguardano la riforma della scuola superiore si stanno allungando oltre ogni previsione e per ragioni organizzative non è possibile fare slittare ulteriormente le iscrizioni. Il rischio è di rinviare ancora di un anno l’entrata in vigore della riforma. Ipotesi esclusa categoricamente …

"L'eterno ritorno", di Massimo Giannini

La “fase due” del governo, che contemplava la “rivoluzione fiscale” e le “grandi riforme nell’interesse del Paese”, corre sullo stesso binario dal quale si è mossa la terza legislatura berlusconiana. All’indomani del trionfo del 13 aprile 2008 il primo atto dell’esecutivo fu il Lodo Alfano. Oggi, venti mesi dopo, il primo atto della “ripartenza” è un decreto legge che sospende i processi del presidente del Consiglio. Nella parabola del Cavaliere non esiste un nuovo inizio, ma solo un eterno ritorno. Oggi, il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare quella che, ad un parziale e sommarissimo esame, appare come l’ennesima “ghedinata”, benché concepita molto meglio delle precedenti. Il provvedimento ha una tortuosa discendenza giuridica. Congelerà i procedimenti penali nei quali il pm abbia chiesto e ottenuto, durante il dibattimento, “contestazioni suppletive” a carico dell’imputato (Berlusconi rientra nella fattispecie, avendone subite sia nel processo Mills che in quello sui diritti tv Mediaset). La norma “sospensiva”, studiata come sempre dagli avvocati-parlamentari del premier, si renderebbe necessaria per consentire allo stesso imputato, sottoposto ai nuovi addebiti, di scegliere il rito …

"Vertenza Sardegna. Il 5 febbraio l'isola si ferma contro l'emergenza crisi", di Davide Madeddu

La Sardegna rischia di chiudere per crisi: 4mila persone in cig,125mila disoccupati e 12mila che sopravvivono grazie agli ammortizzatori in deroga. A febbraio sciopero generale. La mappa delle aziende in difficoltà. La Sardegna chiude. E per evitare il tracollo scende in piazza con uno sciopero generale. Il sogno industriale degli anni 60 e 70 che hanno segnato il rilancio economico dell’isola è ormai alla fine. Le grosse industrie, e di conseguenza le piccole e medie che attorno a esse hanno iniziato a lavorare chiudono. Le vicende che hanno caratterizzato lo stabilimento Alcoa di Portovesme non sono che un tassello di un mosaico più grande che riguarda l’intera Sardegna. A Portovesme ci sono in ballo i 2000 posti di Alcoa, la vertenza potrebbe arrivare a una svolta a fine settimana, altrettanti posti di lavoro legati allo stabilimento Eurallumina, azienda controllata dalla russa Rusal dove i lavoratori sono in cig da un anno, e l’intero indotto. «Piccole e medie imprese che – spiega Roberto Puddu della Camera del Lavoro – lavorano nelle manutenzioni, nei service e garantiscono …