Mese: Gennaio 2010

"Se dalla scuola (per legge) scompare la geografia", di Ilvo Diamanti

Nei nuovi curricoli dei licei e degli istituti tecnici e professionali, in via di definizione, la geografia scompare del tutto – o quasi. Non si sono sentite proteste, al proposito. Ad eccezione di quelle sollevate, comprensibilmente, dalle “associazioni di categoria” (in testa l’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia e la Società Geografica Italiana), che hanno lanciato un appello accorato (su www.aiig.it e www.luogoespazio.info). Ma c’è da dubitare che troveranno grande ascolto. I problemi che contano e appassionano sono ben altri. Anche se il territorio continua ad essere evocato, per ragioni politiche e polemiche. I confini: vengono chiamati in causa quando c’è da respingere i clandestini. Frontiere invisibili divengono muri visibili per marcare la distanza dagli “stranieri”. Per alimentare domanda di sicurezza, per richiamare la comunità perduta. Il nostro piccolo mondo che scompare, schiacciato dal grande mondo che incombe. Così si invocano le ronde, senza poi formarle. E i “confini” della città sono marcati da cartelli segnaletici che, accanto al nome di città “straniere” gemellate, avvertono: non vogliamo “stranieri”, guai ai “clandestini”. (Quasi che i clandestini si …

"Ricerca, disponibili solo 400 milioni", di Valentina Arcovivo

Per cominciare un pizzico di autocritica e un elenco di buone intenzioni. Poi, una serie di obiettivi poco ambiziosi e un sostanziale nulla di fatto per la ricerca di base. Il Programma Nazionale della Ricerca 2010/2012 non è ancora stato approvato – si aspetta a fine gennaio il parere del Cipe e poi l’approvazione del Consiglio dei ministri – e già lascia ampi margini di critiche ai membri della comunità scientifica. Tutti d’accordo con le premesse, cioè una presentazione a tinte fosche della situazione attuale della ricerca in Italia, e con le intenzioni di migliorare l’attuale situazione. Aprono dubbi e perplessità, invece, le azioni concrete e gli obiettivi individuati dal ministero dell’Università e della Ricerca. Primo ostacolo con cui si scontra il nuovo piano è la quantità di risorse. L’obiettivo dichiarato del ministero è di aumentare gli investimenti pubblici in Ricerca & Sviluppo che dovrebbero passare dall’attuale 0,56 allo 0,65 per cento del Pil. In pratica, l’obiettivo è quello di raggiungere la media di investimenti pubblici degli altri paesi europei. Nel 2012, inoltre, si spera …

"Manovali, garzoni, operai ecco il lavoro senza qualità degli apprendisti-bambini", di Roberto Mania

Manovali e operai senza specializzazione. Garzoni di bottega. Sono i più giovani degli apprendisti, il 6,5 per cento del totale. Oltre 40 mila adolescenti che vivono in un´area pallida tra la scuola e il lavoro. Lavoratori deboli di conoscenza e di potere contrattuale. Sedici-diciassettenni candidati ad arrancare per sempre nel mercato del lavoro, tanto più che l´uscita dalla grande recessione non presterà alcuna cortesia nei loro confronti. La proposta del governo di equiparare il primo anno di apprendistato, a 15 anni, all´ultimo della formazione dell´obbligo, non avrà effetti significativi su questa fascia di età, a meno che non riesca a rendere attivi quei 126 mila ragazzi tra i 14 e i 17 anni che hanno smesso di andare a scuola, e non hanno neanche un lavoro: giovani “né-né”, oppure “dispersi”. Più nelle regioni meridionali (il 7,7 per cento) e nelle isole (il 6,5 per cento), che nel nord-est (il 2,8 per cento). Il governo pensa di ricorrere al lavoro per attenuare una parte dell´abbandono scolastico proprio nel paese che nella vecchia Europa detiene quasi il …

In ricordo di Paola Manzini

Un anno fa scompariva Paola Manzini, parlamentare modenese dal lungo curriculum istituzionale. Un convegno, alla Camera dei Deputati, ha raccolto amici e colleghi. Il ricordo più dolce è quello che Luciano Violante esprime attraverso le parole di un poeta persiano dell’anno mille: “Paola era una di quelle donne che tagliano l’aria”. Poco prima l’immagine più formale, di donna delle istituzioni, l’aveva tracciata il presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini. Ad aprire il convegno dedicato a “Paola Manzini, l’impegno parlamentare dal 1994 al 2006”, è stato però il messaggio del Presidente Giorgio Napolitano che, impossibilitato a partecipare, ha comunque voluto ricordare la serietà e lo stile dell’impegno della parlamentare modenese, scomparsa un anno fa. Non una commemorazione agiografica ma un incontro vero tra amici e parlamentari che colgono l’occasione per ribadire, attraverso la figura di Paola Manzini, il valore e l’attualità di una politica che si eleva ad istituzione, che rispetta la centralità del parlamento ed il valore del dialogo, anche sanguigno, capace di perseguire non il facile ma il giusto, divenire tradizionale nell’accezione più …

"La filastrocca del complotto", di Giuseppe D'Avanzo

È “una persecuzione e, come sempre, prima delle elezioni”, dice Berlusconi come da copione. C’è qualcuno che ancora può credere che i tempi di un’indagine possano essere regolati sull’agenda politica? Niccolò Ghedini, il chierico per eccellenza, finge di crederlo e lo suggerisce. È il primo a uscire allo scoperto. Ghedini indossa molte maschere nel teatro di Silvio Berlusconi. È l’avvocato delle difese corsare che proteggono il presidente del consiglio negli affari milanesi. È il soprintendente, controllore e coordinatore, di un multiforme sistema legale – nazionale e internazionale – che si preoccupa di rappresentare trasversalmente gli interessi di imputati e testimoni che potrebbero mettere nei guai, da Bari a Los Angeles, il capo del governo. È il parlamentare che ispira, sulle questioni di giustizia, i lavori della Camere. È il ministro di giustizia effettivo, anche se in via Arenula non ci mette mai piede: Angelino Alfano è solo l’attor giovane in scena e si può essere Guardasigilli anche da Palazzo Grazioli o Villa San Martino. Di Ghedini sono le sofisticherie, le furberie, i mostri disseminati – …

"Manovratori di opinioni", di Mario Deaglio

A prima vista non si direbbe che il governo della Repubblica Popolare Cinese e la Corte Suprema degli Stati Uniti abbiano molto in comune. Eppure nelle ultime quarantott’ore hanno adottato decisioni o preso posizioni sostanzialmente simili che potrebbero incidere molto fortemente sulla vita dei normali cittadini. Al di là delle apparenze, in entrambi i casi rischia di essere limitato il diritto di esprimere, diffondere o ricevere opinioni su Internet. Il governo cinese sostiene che Internet è libera se rispetta la legge e che le società che operano nello spazio cibernetico diffondendo informazioni devono cooperare con le autorità per stabilire un «clima di armonia e stabilità sociale» e per «orientare correttamente l’opinione pubblica». La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso qualcosa di solo apparentemente opposto: non sarà applicabile la legge che limita le risorse finanziarie che le imprese e i sindacati possono dedicare a campagne d’opinione tese, in periodo elettorale, a influire sulle decisioni degli elettori. A New York e Los Angeles non ci sarà più alcun freno alle somme per acquistare spazi televisivi, radiofonici …

"Arte, Sgarbi al potere", di Stefano Miliani

«Ora che sono stato nominato direttore del Padiglione Italia per la Biennale 2011 posso finalmente dire con serenità che esiste una mafia nell’arte. Ci sono artisti come Cattelan, Damien Hirst e Vanessa Beecroft che sono diventati obbligatori. C’è un mondo di interessi economici che consacra alcuni a danno di altri. Mafia è rendere alcuni autori obbligatori e relegarne altri nell’ombra. Mi hanno messo nel massimo del casino. A Venezia sarò il primo commissario antimafia dell’arte, e non avrei potuto divertirmi di più». Come potrete immaginare, chi ha rilasciato questa dichiarazione è un professionista delle frasi ad effetto, il critico d’arte nonché opinionista televisivo con urla incorporate nonché a suo tempo parlamentare per Forza Italia Vittorio Sgarbi. Ora si paragona ai commissari antimafia che rischiano la pelle e devono privarsi spesso di una vita privata decente. Come probabilmente saprete, e se non lo sapete ve lo segnaliamo, Sgarbi succede al duo dei precedenti critici Luca Beatrice e Beatrice Buscaroli (entrambi di destra) e sceglierà lui gli artisti dello spazio italiano della prossima Biennale. Lo ha incaricato …