“La decisione dei lavoratori di Ispra di scendere dal tetto dopo 2 mesi di mobilitazione è certamente una buona notizia, ma l’accordo raggiunto è solo l’inizio di un percorso. Ribadiamo la necessità di operare attivamente per la valorizzazione piena dell’agenzia, un fiore all’occhiello del sistema ambientale e della ricerca nel nostro Paese. Le risorse umane e il ruolo dell’Ispra servono a utilizzare al meglio conoscenze e capacità di controllo e di valutazione in un settore tanto delicato per la tutela e la qualità della vita dei cittadini e del nostro sistema ambientale. Nella fase nuova che si sta aprendo, questo ruolo non può essere ignorato da un governo che intenda prestare vera attenzione alle tematiche ambientali. Continueremo a vigilare per una piena e soddisfacente applicazione dell’accordo e perché questo sia seguito da una reale valorizzazione dell’istituto e delle sue professionalità. Resta intatta la preoccupazione per la politica del governo, che, colpevolmente, riduce le risorse in favore della ricerca pubblica, scelta che si dimostra ancora più grave data una congiuntura economica che richiederebbe invece ogni sforzo possibile e massicci investimenti per l’innovazione e per la società della conoscenza”.
Lo hanno dichiarato i parlamentari del Partito Democratico Raffaella Mariani, Marianna Madia, Manuela Ghizzoni e Cesare Damiano.
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Ispra, siglato l’accordo per il rinnovo dei contratti. Una vittoria del PD.
Dopo circa due mesi di protesta i ricercatori scendono dal tetto. Il PD: “E’ un primo passo, ora si valorizzino le loro competenze”.Alla fine l’accordo è arrivato. Possono scendere dal tetto i precari dell’Ispra che per oltre due mesi hanno fatto di quello scenario tanto insolito il simbolo della loro protesta. Accanto a loro fin dall’inizio il Partito Democratico che aveva messo a punto un emendamento ad hoc alla finanziaria per salvare le centinaia di posti di lavoro a rischio e aveva promosso interrogazioni parlamentari sul tema. Inoltre esponenti PD come il segretario Pier Luigi Bersani, Dario Franceschini e Ignazio Marino avevano più volte portato la loro solidarietà ai ricercatori del presidio.
Alle 23 di ieri presso il ministero dell’Ambiente, dopo mesi di pressione sul ministro Stefania Prestigiacomo, è stato siglato il protocollo d’intesa, che in particolare prevede: il rinnovo di tutti i contratti a tempo determinato senza soluzione di continuita’, l’impegno a continuare ad avvalersi delle collaborazioni coordinate e continuative e degli assegni di ricerca, attivi al 31 dicembre 2009, fino al 31 dicembre 2010, l’impegno ad attivare sulla base delle esigenze dell’Istituto ulteriori bandi per collaborazioni coordinate e continuative e per assegni di ricerca attivati successivamente alla data di sottoscrizione del presente protocollo.
Il PD esprime soddisfazione. “La decisione dei lavoratori di Ispra – commentano in un comunicato i parlamentari Cesare Damiano Raffaella Mariani, Marianna Madia e Manuela Ghizzoni – di scendere dal tetto dopo 2 mesi di mobilitazione è certamente una buona notizia, ma l’accordo raggiunto è solo l’inizio di un percorso. Ribadiamo la necessità di operare attivamente per la valorizzazione piena dell’agenzia, un fiore all’occhiello del sistema ambientale e della ricerca nel nostro Paese. Le risorse umane e il ruolo dell’Ispra servono a utilizzare al meglio conoscenze e capacità di controllo e di valutazione in un settore tanto delicato per la tutela e la qualità della vita dei cittadini e del nostro sistema ambientale. Nella fase nuova che si sta aprendo, questo ruolo non può essere ignorato da un governo che intenda prestare vera attenzione alle tematiche ambientali. Continueremo a vigilare per una piena e soddisfacente applicazione dell’accordo e perché questo sia seguito da una reale valorizzazione dell’istituto e delle sue professionalità. Resta intatta la preoccupazione per la politica del governo, che, colpevolmente, riduce le risorse in favore della ricerca pubblica, scelta che si dimostra ancora più grave data una congiuntura economica che richiederebbe invece ogni sforzo possibile e massicci investimenti per l’innovazione e per la società della conoscenza”.
“La sigla dell’accordo – afferma Stella Bianchi, responsabile Ambiente della segreteria PD – sulla vertenza dei precari Ispra e’ una buona notizia. È un risultato ottenuto soprattutto grazie alla tenacia dei lavoratori che si sono mobilitati in questi mesi, ma si tratta solo dell’inizio di un percorso”. Lo afferma Stella Bianchi, responsabile Ambiente del Pd, secondo cui “e’ necessario far uscire definitivamente l’Ispra da una logica di precarieta’ e dare alla protezione ambientale e alla ricerca il ruolo centrale che deve avere in un Paese come il nostro”. Adesso “e’ giunta l’ora che il Governo e il ministero dell’Ambiente investano maggiori risorse e diano certezze e stabilita’ ai compiti dell’istituto, emanando finalmente quello statuto atteso da un anno e mezzo”.
Ignazio Marino dichiara: “Ho passato con i ricercatori dell’Ispra Natale e Capodanno. Spero che davvero non ci sia piu’ bisogno di tornare su quello o su altri tetti di istituti di ricerca, per difendere il lavoro dei nostri scienziati. In ogni caso io saro’ sempre al loro fianco. Mi auguro che la proposta del ministro Prestigiacomo soddisfi le esigenze di tutela dei posti di lavoro e mi aspetto che, oltre alla conservazione di questo straordinario patrimonio di esperienze, si lavori ad un serio piano di rilancio dell’Istituto. Sembra questo un segnale di cambiamento di visione del governo della destra che finora, priva della lungimiranza necessaria nella gestione del futuro del Paese, ha sottratto risorse allo sviluppo e all’innovazione”.
I senatori del Pd Roberto Della Seta, Francesco Ferrante e Vincenzo Vita comunicano: “Bene l’accordo, ma ora si operi per dare certezza e continuita’ all’Ispra e a chi ci lavora. L’accordo e’ un primo risultato della mobilitazione messa in atto dai lavoratori dell’istituto che da mesi si battono per difendere il loro lavoro e il futuro della ricerca ambientale in Italia. Grazie a questa prima intesa ora e’ possibile avviare una discussione di merito che porti rapidamente a scelte del ministero e delle strutture direttive dell’Ispra capaci di assicurare stabilita’, dignita’ a centinaia di ricercatori che devono essere sollevati dal continuo e ricorrente pericolo di perdere il posto di lavoro ha bisogno nel campo della ricerca e protezione ambientale di una struttura pubblica solida e autorevole. Finora i lavoratori dell’Ispra si sono dimostrati piu’ consapevoli del governo di questa necessita’ che e’ un interesse generale dell’intero Paese, l’auspicio dunque e’ che il loro impegno generoso contagi anche chi tiene le redini delle politiche ambientali”.
Sergio Gentili, della Direzione nazionale del Pd: “Dopo circa sessanta giorni di protesta democratica e di pesanti sacrifici, per i ricercatori dell’Ispra si apre una concreta possibilita’ di difesa del posto di lavoro. L’accordo delineatosi e’ certamente un passo in avanti. Ai ricercatori dell’Ispra e alle loro organizzazioni sindacali deve andare un ringraziamento da parte di tutte le forze democratiche, perche’ con la loro battaglia hanno portato alla luce lo stato di precarieta’ e di abbandono in cui versano in Italia le strutture e gli istituti della ricerca. E in particolare quelli ambientali. Essere riusciti a sventare il tracollo dell’occupazione all’Ispra significa anche aver conquistato maggiori spazi per riaprire la discussione sul sistema della ricerca e dei controlli ambientali in Italia il centro destra dopo un anno di intollerabile disinteresse dovra’ tornare ora a discutere con le forze sociali e sindacali e con il Parlamento sulla funzione e sul ruolo da assegnare all’Ispra, superando cosi’ quelle incertezze e quei vuoti nella missione dell’ente che sono state alla base di assurde ipotesi di tagli occupazionali, sottovalutazioni, confusione, disfunzioni e ritardi organizzativi. Alla solidarieta’ che e’ stata forte e convinta si dovra’ ora affiancare la vigilanza per far rispettare gli accordi e l’impegno a realizzare una vera e seria riforma del sistema della ricerca e dei controlli ambientali”.
Il deputato Ermete Realcci fa sapere: “L’accordo raggiunto per i precari dell’Ispra e’ sicuramente un fatto positivo. Ma e’ solo l’inizio di un processo che deve portare piu’ certezze, risorse e dignita’ alla ricerca scientifica in Italia. Quello dei ricercatori dell’Ispra non e’ un caso isolato l’Italia deve puntare, per guardare al futuro, ad una ricerca in campo ambientale e scientifico all’altezza di un grande paese civile”. E questo si ottiene “solo investendo risorse, dando certezze ai ricercatori, valorizzando le tante eccellenze che operano nel nostro paese”.
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