"La rivolta delle Regioni", di Simonetta Lombardo
Un documento degli assessori all’Ambiente boccia il decreto attuativo di dicembre sui siti e le compensazioni. Ora sono quattro le amministrazioni regionali del centrodestra a schierarsi contro l’atomo in giardino. Anche le regioni del centrodestra fanno lo sgambetto all’atomo in salsa Berlusconi. Perché il decreto attuativo approvato a dicembre dal Consiglio dei ministri che individua le procedure di localizzazione delle centrali non tiene conto dei poteri delle Regioni e le bypassa apertamente in questa tornata normativa, ma anche perché non si costruiscono quattro impianti nucleari senza un piano energetico, senza un deposito per le scorie, senza un valido modello di valutazione ambientale. Alla lista delle undici amministrazioni che lo scorso autunno erano ricorse alla Corte Costituzionale contro la legge di reintroduzione dell’atomo nel nostro paese che sostanzialmente scippava loro la possibilità di governo dei propri territori, si aggiungono oggi tre regioni di destra (Veneto, Sicilia e Sardegna) e la Campania che – per ragioni tecniche – non aveva fatto a tempo ad aderire al ricorso antinucleare. La ripresa della campagna che tiene assieme vera e …