politica italiana

Bersani: "Sulla giustizia il governo va avanti a testa bassa. Così a rischio le riforme"

Il segretario PD: “No ai giochi di parole del partito dell’amore”. Finocchiaro: “Sul processo breve stanno esagerando, si torni in Commissione”. Alla Camera il PD presenta emendamento soppressivo del legittimo impedimento. “Sarebbe questa la prima mossa del “partito dell’amore”? Andando avanti a testa bassa sui suoi provvedimenti il governo sa bene che mette a repentaglio una discussione di sistema sulle riforme istituzionali, ivi compreso il rapporto tra Parlamento e magistratura”.

Lo dichiara Pier Luigi Bersani, segretario del Partito democratico nel lunedì che alla vigilia della riapertura dei lavori parlamentari caratterizzatasi per il vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli sulla giustizia.Bersani prosegue: “Non bastano i giochi di parole o le finte benevolenze verso l’opposizione a nascondere la realtà dei fatti. La nostra disponibilità è quella dichiarata più volte: si sospendano i provvedimenti che governo e maggioranza hanno annunciato e si discuta subito dell’ammodernamento del nostro sistema”.

Bersani si riferisce all’agenda della riunione con l’immunità per tutti i parlamentari, la riforma costituzionale della giustizia, tempi certi per i processi e il legittimo impedimento che il PDL rivendica come diritto di governare, tanto che Silvio Berlusconi è convinto siano leggi ‘ad libertatem’ !! Un gioco di parole coniato dal premier replicando a Bersani, che chiede da settimane al centrodestra di non fare leggi ‘ad personam’ dicendo: “Non voglio più parlare di queste cose, mi indigno quando sento queste cose”. Frasi che non sono altro che la palese dimostrazione che la maggioranza non è interessata ai veri problemi della giustizia, ma solo ai problemi suoi.

Gli emendamenti PD al ddl sul legittimo impedimento.
Dopo la conta degli emendamenti presentati al ddl sul legittimo impedimento all’esame della commissione Giustizia della Camera – 170 in tutto -, il Pd ha presentato una settantina di richieste di modifica del testo base. Uno, in particolare, è interamente soppressivo dell’articolato che istituzionalizza l’impossibilità a comparire in udienza, per premier e ministri, per motivi legati all’incarico e alla funzione di governo. L’annuncio è di Donatella Ferranti, capogruppo del Pd in commissione Giustizia alla Camera, dove da domani riparte l’iter del provvedimento.

Il Pd contrario: equivale a immunità. “Il PD é contrario a quella proposta – ha spiegato la Ferranti -perché trasforma il legittimo impedimento in un’immunità mascherata che, di rinvio in rinvio, diventa permanente. Sarebbe una palese violazione del principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge che, tra l’altro non sarebbe adottata con legge costituzionale. E anche la previsione che si tratterebbe di legge transitoria destinata a essere modificata da una successiva, apposita legge costituzionale, è priva di qualsiasi valenza giuridica”. La linea del Pd, ha spiegato Ferranti “é quella di abrogare il testo con un emendamento interamente soppressivo e con altri emendamenti soppressivi dei singoli commi dei due unici articoli. Se la proposta non passa proponiamo, in via subordinata, altre modifiche per limitare i danni, tra cui una che evita l’automatismo della sospensione dei processi lasciando la valutazione ai giudici e norme per tutelare le altre parti del processo. Ad esempio che entro due mesi, l’esponente del governo che presenta istanza di legittimo impedimento indichi delle date alternative vincolanti per comparire in udienza. Infine vogliamo l’abolizione della retroattività dell’applicazione della norma ai processi in corso. Per noi – conclude Ferranti – quella sul legittimo impedimento non è una norma necessaria, la legge esiste già”.

Processo breve, altro che confronto… Ora stanno davvero esagerando, e questo sarebbe il confronto?” si chiede Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato. Ce l’ha con l’annuncio di un emendamento ( o un maxi-emendamento?) della maggioranza sul processo breve. Norma alla quale il PD è sin dall’inizio contrario e di cui ancora non è disponibile il testo! Ma la maggioranza ha già deciso che tutto verrà approvato in tempi brevissimi. “Alla faccia del dibattito parlamentare! Ancora una volta la maggioranza usa il Parlamento come luogo di ratifica di decisioni altrove assunte: nessuna apertura al confronto in Commissione e poi la presentazione, nel corso del dibattito d’Aula, di un emendamento, deciso in un vertice a Palazzo Grazioli, per fronteggiare, immaginiamo, i molti vizi e i troppi rischi del testo sul processo breve che hanno suscitato moltissime critiche”. Addirittura quelle degli avvocati penalisti. “E questo mentre, con grande enfasi, il ministro della Giustizia annuncia che andranno avanti, contemporaneamente, sul legittimo impedimento, sul lodo Alfano costituzionalizzato e su una riforma costituzionale della giustizia che sarà approvata – annuncia lo stesso ministro – in tempi rapidi. Cioè? Mi sembra che il confronto non sia una parola molto ben praticata dalla maggioranza. Per quanto ci riguarda – conclude la senatrice – i tempi di discussione del processo breve non saranno quelli previsti”. Si punta allo slittamento chiedendo il ritorno del testo in Commissione, per avere la possibilità di esaminare l’emendamento, i suoi effetti, l’impatto suoi processi pendenti e più complessivamente sul lavoro giudiziario.
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