Natale sul tetto o in fabbrica per precari e cassintegrati
Natale in fabbrica, o sul tetto, o all’interno del municipio occupato da giorni: i figli dei precari e dei cassintegrati della Fiat, dell’Ispra, di Agile, del pastificio Russo, non hanno chiesto quest’anno a Babbo Natale un giocattolo, ma il posto di lavoro per i loro genitori. Che anche nella notte tra il 24 e il 25 dicembre hanno continuato a presidiare il posto di lavoro, sperando che il clamore suscitato dalle loro vicende possa portare qualche novità positiva nel 2010. Ispra: cancelli chiusi, niente cibo. Per i ricercatori precari dell’Ispra (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale istituito nel 2008) l’unica novità è stata la chiusura dei cancelli, con divieto assoluto a chiunque di entrare negli spazi dell’Istituto tranne che per motivi di emergenza. Tanto che questa mattina il senatore del Pd Ignazio Marino, che già ieri aveva annunciato che avrebbe passato il Natale con i duecento precari che il 31 dicembre perderanno il posto di lavoro (come già altri loro 200 colleghi nel giugno di quest’anno), per raggiungere i ricercatori che protestavano …