“Il nemico è la disoccupazione di lungo periodo”, di Luca Cifoni
ROMA – Alla fine di un anno pieno di cifre e percentuali (di cui molte con il segno meno davanti) il presidente dell’Istat è un po’ preoccupato. Il rischio, se non migliorerà la cultura statistica, è che la confusione aumenti, e il Paese capisca sempre meno quali sono i dati rilevanti su cui basare le proprie scelte. Guardando poi dentro i numeri della crisi economica, Enrico Giovannini fa notare che in assenza di una ripresa rapida, il ristagno dell’occupazione potrebbe avere effetti negativi di lungo periodo. Presidente, forse mai come nel 2009 il dibattito politico e mediatico si è alimentato di numeri. Che vuol dire? «Certo, questo è stato un anno anomalo sul piano economico, ma la tendenza ad avere sempre più dati sparati nell’iperspazio dell’informazione non finirà con il 2009. Per tre motivi: perché grazie alla rivoluzione tecnologica produrre dati non è mai stato così facile; perché Internet dà voce a chi non la aveva; e perché i media vanno alla ricerca dei dati più curiosi, che non sono necessariamente i migliori. Tutto ciò …