“Disoccupati, la beffa-una tantum va solo a 1.500 lavoratori a progetto”, di Roberto Mania
ROMA – Co.co.pro. senza sussidio. In oltre centomila hanno perso il lavoro per la crisi, più di 10 mila hanno chiesto l´indennità “una tantum” prevista dalla legge, ma meno di 1.500 l´hanno ottenuta. Sono i numeri di un “flop”, al termine di un anno nel corso del quale il governo ha ripetuto che chiunque avesse perso il lavoro sarebbe stato aiutato. Ma, appunto, non è andata proprio così. Tanto da spingere il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ad annunciare ieri che dopo le regionali il governo procederà, con un disegno di legge delega, ad una riforma degli ammortizzatori basata su due pilastri: una indennità di disoccupazione su base generalizzata e una Cig integrativa “privata”, gestita direttamente dalle parti sociali. Nel frattempo, la montagna di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e “in deroga”), costruita per fronteggiare la recessione, ha ammortizzato la crisi del lavoro standard a tempo indeterminato, ma ha continuato – di fatto – a lasciare senza tutele il mondo del lavoro precario. Quello che nel nostro paese coincide largamente con i giovani, il cui tasso …