Mese: Dicembre 2009

Natale sul tetto o in fabbrica per precari e cassintegrati

Natale in fabbrica, o sul tetto, o all’interno del municipio occupato da giorni: i figli dei precari e dei cassintegrati della Fiat, dell’Ispra, di Agile, del pastificio Russo, non hanno chiesto quest’anno a Babbo Natale un giocattolo, ma il posto di lavoro per i loro genitori. Che anche nella notte tra il 24 e il 25 dicembre hanno continuato a presidiare il posto di lavoro, sperando che il clamore suscitato dalle loro vicende possa portare qualche novità positiva nel 2010. Ispra: cancelli chiusi, niente cibo. Per i ricercatori precari dell’Ispra (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale istituito nel 2008) l’unica novità è stata la chiusura dei cancelli, con divieto assoluto a chiunque di entrare negli spazi dell’Istituto tranne che per motivi di emergenza. Tanto che questa mattina il senatore del Pd Ignazio Marino, che già ieri aveva annunciato che avrebbe passato il Natale con i duecento precari che il 31 dicembre perderanno il posto di lavoro (come già altri loro 200 colleghi nel giugno di quest’anno), per raggiungere i ricercatori che protestavano …

“Sistema paese: quattro ponti per le riforme”, di Michele Ainis

Una statuetta del duomo di Milano ha schiuso i battenti alle riforme, anche se avremmo preferito uno strumento meno contundente. Però il suo effetto è stato pari a un sedativo per i bollenti spiriti che fin qui impedivano qualunque trattativa. Da un giorno all’altro destra e sinistra parlano all’unisono: la Costituzione si può modificare. In quali norme, con quali presupposti? Si vedrà, non è un problema. Per il momento la discussione gira attorno al metodo, alla modalità più rapida e sicura; e anzi i più sostengono che una procedura vale l’altra, tanto ciò che conta è l’intenzione. Errore: in queste faccende il successo dipende dal percorso sul quale s’incamminano i viandanti. Ecco allora una mappa, o meglio un vademecum, con il profilo delle diverse soluzioni. A occhio e croce sono quattro, come gli elementi del nostro pianeta. Assemblea costituente. È l’indicazione più alla moda: la propongono Cossiga, Frattini, Buttiglione, un drappello di ex socialisti fra i quali spiccano Martelli e Formica, nonché vari altri esponenti della prima e della seconda Repubblica. Non che l’idea sia …

“L`inconcludente summit di Copenaghen e la vera lotta ai cambiamenti climatici”, di Guido Viale

Per decenni gli ambientalisti sono stati accusati dai teorici dello “sviluppo” e dagli epigoni dell`industrialismo ad oltranza divoler ritornare alla luce delle candele e alla vita nelle grotte. Adesso è ormai chiaro a tutte le persone e a tutti i governanti informati (purtroppo in Italia più rari, questi ultimi, che in qualsiasi piccolo Stato dell`Africa o dell`Oceania) che a farci tornare all`età della pietra saranno proprio loro, i teorici delle capacità autoregolative dei mercati (detto anche “pensiero unico”) e del business-asusual (in sigla, Bau) promosso e imposto dalle lobbies delle industrie petrolifera, automobilistica, energetica e dai costruttori di “Grandi opere”, se la loro presa sui governi usciti a mani vuote dalla Conferenza di Copenaghen non verrà azzerata. Le conseguenze dell`inconcludenza di questo “Summit” sono state solo adombrate dal rapporto di Greenpeace di cui riferiva Antonio Cianciullo su questo giornale il 21 dicembre. Ma bastano pochi cenni a quello scenario tutt`altro che improbabile per rendersi conto che una vera politica industriale (ma anche, va da sé, energetica, agricola, alimentare, dei trasporti, delle infrastrutture e, vivaddio, culturale) …

“Il mondo da inventare”, di Mario Calabresi

Il cambiamento e le certezze lasciano il posto alle sorprese. Ogni neonato che verrà al mondo nella notte tra l’8 e il 9 aprile potrà vantare per tutta la vita di aver portato la popolazione del mondo a raggiungere quota sette miliardi. Lo sostiene il settimanale «Time» ma nessuno potrà dire con sicurezza se ciò accadrà davvero il prossimo anno o se dovremo aspettare il 2011. L’incertezza è la cifra del tempo che viviamo, una stagione della storia in cui la fede nel progresso e nel miglioramento del tenore di vita di ogni generazione è crollata. Nessuno si azzarda a scommettere che la recessione sia finita davvero, la crisi superata e il futuro roseo, ma la storia ci rincuora raccontandoci che i cicli economici si alternano e i primi segnali di luce si cominciano a vedere. Finisce un decennio faticoso, cominciato con l’euforia dell’euro ma subito segnato dal crollo delle Torri Gemelle, dall’affermarsi del terrorismo islamico e dal dilagare della paura nelle società occidentali, concluso con la più grande distruzione di ricchezza e di lavoro …

Universita’: Franco, “Su riforma Gelmini parte proprio male”.

La Gelmini si inventa una realtà che non esiste. Parte male il confronto con l’opposizione. Non esiste un Pd buono, quello di Bersani-Letta, e un Pd cattivo, quello di Veltroni-Franceschini. Il Pd è unito nel volere una riforma che rilanci l’università italiana, il che vuol dire più ricerca, migliore didattica, più diritto allo studio, spazio a nuovi ricercatori, investimenti”. Lo dice la senatrice del Pd Vittoria Franco, componente della Commissione Istruzione di Palazzo Madama di cui è stata presidente, a proposito di un’intervista al ministro Maria Stella Gelmini sulla riforma dell’università oggi sul Corriere. “Il ministro Gelmini – prosegue Vittoria Franco – smetta i panni della maestra che bacchetta a destra e a manca. Ha bacchettato perfino il relatore di maggioranza alla sua riforma dell’università in Commissione al Senato, il senatore del Pdl Valditara, che ha osato avanzare qualche osservazione critica, e lo ha accusato di essere ‘un docente’. Sulla riforma i docenti dovrebbero starsene zitti, anche quando sono senatori e sono dunque chiamati ad esaminarla e votarla? “La ricerca nell’università – continua ancora Vittoria …