“Territorio martoriato”, di Massimo Serafini
L’intensità delle piogge degli ultimi giorni e gli enormi disagi sofferti dai cittadini italiani dimostrano ancora una volta l’estrema vulnerabilità del nostro territorio. Il governo dovrebbe investire denaro nel riassetto idrogeologico del suolo e non in inutili grandi opere che aggiungono cemento a cemento. E’ normale che a dicembre ci siano perturbazioni con nevicate e temporali. Meno normale è che maltempo e piogge abbiano sempre conseguenze così devastanti e drammatiche. Di fronte al ripetersi di quelle che una classe dirigente affaristica e incolta si ostina a chiamare “calamità naturali”, un interrogativo a chi governa il Paese, ma anche all’opposizione, va posto: perché mai qualsiasi pioggia cada, normale o eccezionale che sia, le conseguenze per le persone e le cose sono sempre e comunque le più gravi? L’intensità delle precipitazioni e la loro concentrazione ci confermano che è in corso un cambiamento del clima. A nulla però serve attribuire al clima che cambia le responsabilità delle tante tragedie che colpiscono il Paese. Soprattutto non è accettabile che il cambiamento climatico venga assunto a giustificazione da chi …