“Allarme sociale” e dialogo le parole d´ordine di Napolitano, di Giorgio Battistini
Saranno quindici minuti dedicati all´Italia che soffre, al Paese in credito di solidarietà, a un passo dall´allarme sociale. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo discorso di fine anno intende concentrare l´attenzione sulle emergenze che stanno catturando l´Italia dopo la violenta crisi economica. Sull´«allarme sociale»: la disoccupazione, il precariato, il lavoro. Questioni da sempre sottolineate dal capo dello Stato e che ora rappresentano il cuore della sua azione. Napoilitano, insomma, vuole rivolgersi al “Paese reale”, e non più soltanto al Paese legale. «Mentre nel messaggio alle alte cariche della Repubblica mi sono concentrato sui temi istituzionali – ha annunciato la settimana scorsa visitando la comunità di Sant´Egidio – nel discorso di capodanno mi occuperò dei problemi della gente comune». Sul Colle, del resto, da giorni sono messi in bella vista i rapporti della banca d´Italia sulla disoccupazione e sul precariato. Sulla percentuale di giovani che vivono con rapporti di lavoro a termine. «La vostra missione – rivelò ancora ai rappresentati della comunità fondata da Andrea Riccardi – che si può riassumere nelle parole “sofferenza …