Giorno: 24 Dicembre 2009

“L’incontro fra l’uomo e l’occasione”, di Barbara Spinelli

Non sono pochi coloro che si domandano, quando perdono la fiducia di poter cambiare il mondo: come si rinasce? E ancora: possibile che non esistano politici forti come Churchill o Luigi Einaudi, capaci di spiegare i mali che incombono senza occultarli, d’indicare la rotta senza temere l’impopolarità? Sono due domande diverse, perché la prima riguarda la responsabilità dell’individuo mentre la seconda concerne la selezione del leader. Ma tutte e due hanno in comune l’angoscia del presente e il desiderio di migliorare la pòlis: di renderla meno tenebrosa, opaca. Di uscire da qualcosa che somiglia a una prigione, dietro le cui inferriate l’occhio stanco s’abitua a vedere poco spazio, poche novità, poco futuro. Non è la prima volta che l’uomo ha avuto quest’impressione di cadere, oggi così intensa: questo senso di grandi occasioni per sempre perdute. Eppure la storia insegna che proprio in quei momenti la mente si sveglia, ricomincia: che proprio allora ridiventiamo uomini che agiscono, che prendono iniziative. Alla vigilia della prima guerra mondiale alcuni spiriti vigili intravidero il collasso, dietro la chimera del …

“Il parlamentismo negato alla manovra finanziaria”, di Guido Rivosecchi

Anche quest’anno l’andamento della manovra finanziaria dimostra la netta divaricazione tra le procedure formali – nelle quali il Governo non risulta sempre adeguatamente garantito rispetto ai corollari della forma di governo parlamentare “razionalizzata” – e le prassi di dubbia legittimità costituzionale, attraverso le quali si determina il surrettizio spostamento del baricentro dell’indirizzo finanziario in favore dell’Esecutivo. Sia nel dibattito politico-istituzionale che in sede scientifica, si ripete da tempo che uno dei limiti della forma di governo parlamentare adottata dalla Costituzione repubblicana risiederebbe nella debolezza dell’Esecutivo, privo – specie se comparato con altri sistemi di governo contemporanei – dei più elementari strumenti organizzativi e normativi per svolgere il proprio indirizzo politico-finanziario attraverso le Camere. Anche a prescindere – in questa sede – da qualsiasi più approfondita considerazione sulle virtù della forma di governo parlamentare “razionalizzata”, sulla quale – a tacer d’altro – l’attuale situazione italiana dovrebbe indurre a ben più meditate riflessioni, la tesi sopra richiamata coglie soltanto uno dei nodi problematici che emerge dalla Costituzione e dai regolamenti parlamentari. Se, invece, si va al di …