Giorno: 21 Dicembre 2009

Chi sta tentando il golpe alla Biennale di Venezia?

Lo chiedono al ministro Bondi Vincenzo Vita e Giuseppe Giulietti per Articolo21 in relazione alle notizie pubblicate oggi da numerosi quotidiani veneti. “Stando alle cronache – affermano Vita e Giulietti – il governo con un colpo di mano e saltando il parlamento si appresterebbe a inserire nel provvedimento sugli enti lirici una riga killer per azzerare il consiglio della Biennale. Questo nonostante i risultati raggiunti e il ricostruito clima unitario che ha registrato un consenso ampio e trasversale come dimostrano peraltro non solo la rassegna stampa di questi mesi ma anche le odierne dichiarazioni del sindaco di Venezia e del portavoce del presidente Galan, Franco Miracco. Ci auguriamo che il ministro Bondi voglia smentire voci e illazioni. In ogni caso chiederemo che la questione sia sottoposta ad una discussione nella sede delle competenti commissioni parlamentari. www.articolo21.org

“Ponte sullo Stretto, il grande spot. L’avvio ai lavori. Ma è bluff”, di Jolanda Bufalini

Un’unica grande via trans/europea che da Berlino arriva a Palermo, scavando il Brennero e gettando l’avveniristico ponte con tremilatrecento metri di luce sullo Stretto. Sogno ingegneristico ed economico per unire la Sicilia al continente ma, come dice uno spot sul gioco responsabile, «bisogna sognare senza illudersi». Altrimenti il risveglio potrebbe essere brusco e la scommessa foriera di cattive sorprese: «Attenti a non unire due cosche anziché due coste», mette in guardia la rete «No ponte». A scendere dal mondo dei sogni con i piedi per terra dovrebbero aiutarci gli studi preliminari (1986 e 2003) che proiettavano le loro ipotesi al 2012. «Ma ormai ci siamo» osserva Gaetano Giunta, che è stato presidente della commissione sul Ponte del consiglio comunale di Messina. «Oggi quelle previsioni le possiamo confrontare con ciò che è successo». Le previsioni sulle magnifiche sorti e progressive dell’economia siciliana stimavano 8 milioni di passeggeri sullo Stretto nel 2000, 9 milioni 700mila nel 2012 (un aumento del 20 per cento su base annua nel caso di una crescita economica bassa) oppure 12 milioni 300mila …

“Un protagonista della migliore storia di Carpi”

Il cordoglio dell’on. Manuela Ghizzoni per la morte di Oliviero Saetti. Membro del Cln eletto nel primo Consiglio comunale dopo la guerra. “È scomparso uno dei protagonisti della migliore storia della città di Carpi”. E’ il commento dell’on. Manuela Ghizzoni alla notizia della morte di Oliviero Saetti, già membro del Comitato di Liberazione Nazionale, eletto nel ’46 nel primo Consiglio comunale dopo la Liberazione. “Ricordo ancora con commozione – ha aggiunto la parlamentare del Pd – la sua testimonianza appassionata durante il 50° anniversario del 1° Consiglio comunale eletto democraticamente. La celebrazione si svolse in modo solenne in Teatro comunale e Saetti ricordò la battaglia per la democrazia e la ricostruzione della nostra città. Con Olivero Saetti scompare l’ultimo sopravvissuto del primo Consiglio comunale di Carpi del dopoguerra – ha concluso l’on. Ghizzoni – rimarrà sempre viva in noi la sua memoria e la memoria del contributo che diede, insieme a tanti giovani di quella straordinaria generazione, alla libertà del nostro Paese e della nostra città”.

“Direttiva sulla parità senza budget”, di Anna Zavaritt

Allargamento della nozione di discriminazione, aumento delle pene pecuniarie e onere della prova a carico del presunto trasgressore. Queste alcune delle importanti novità introdotte della direttiva europea 54 del 2006 – riguardante l’attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego – che sono state recepite, ma senza budget, anche in Italia (con il decreto legislativo del 3 dicembre, in via di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale). Dopo la “tirata d’orecchie” da Bruxelles, quindi – tecnicamente un richiamo formale per mancato recepimento, visto che il termine era il 15 agosto 2008,il Governo ha evitato in zona cesarini una messa in mora, con sanzioni (il termine ultimo era fissato per il 28 dicembre). Nella complessa fase di “traduzione” all’interno del nostro ordinamento – la bozza è dovuta passare al vaglio della Conferenza Stato regioni, poi alle Camere e infine al Consiglio dei ministri – il testo originale ha subito modifiche non sempre condivise dalle parti in causa. Prima di tutto, sebbene la direttiva preveda azioni …

“Disoccupati, la beffa-una tantum va solo a 1.500 lavoratori a progetto”, di Roberto Mania

ROMA – Co.co.pro. senza sussidio. In oltre centomila hanno perso il lavoro per la crisi, più di 10 mila hanno chiesto l´indennità “una tantum” prevista dalla legge, ma meno di 1.500 l´hanno ottenuta. Sono i numeri di un “flop”, al termine di un anno nel corso del quale il governo ha ripetuto che chiunque avesse perso il lavoro sarebbe stato aiutato. Ma, appunto, non è andata proprio così. Tanto da spingere il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ad annunciare ieri che dopo le regionali il governo procederà, con un disegno di legge delega, ad una riforma degli ammortizzatori basata su due pilastri: una indennità di disoccupazione su base generalizzata e una Cig integrativa “privata”, gestita direttamente dalle parti sociali. Nel frattempo, la montagna di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e “in deroga”), costruita per fronteggiare la recessione, ha ammortizzato la crisi del lavoro standard a tempo indeterminato, ma ha continuato – di fatto – a lasciare senza tutele il mondo del lavoro precario. Quello che nel nostro paese coincide largamente con i giovani, il cui tasso …

“Il mondo decide, l’Italia lo ignora”, di Roberto Della Seta e Francesco Ferrante

Siamo un paese “extra-territoriale”. Mentre nel mondo per quindici giorni la conferenza sul clima di Copenaghen ha occupato stabilmente le aperture di giornali e telegiornali, ha invaso le dichiarazioni dei politici, ha mobilitato l’attenzione dei principali decisori economici, da noi l’informazione, la politica, le grandi imprese hanno fatto finta di niente, come se il problema le sfiorasse appena, e quando hanno detto o scritto su Copenhagen spesso hanno mostrato una desolante incapacità di entrare nel merito delle questioni su cui si stanno giocando l’andamento e l’esito del vertice. La misura di questa nostra “alterità” è quantitativa e qualitativa. Per esempio, com’è possibile che l’ormai celeberrimo omicidio di Garlasco, un caso giudiziario come ce ne sono centinaia ogni anno, diventi il tema obbligato di tutti i talk-show e gli approfondimenti tv e la prima notizia sui più autorevoli quotidiani, mentre Tg1 e Tg2 dedicano al summit sul clima due minuti a fine telegiornale? In alcuni casi, la distratta sottovalutazione dell’evento danese ha prodotto effetti paradossali. Così, la Repubblica ieri ha affibbiato all’ottimo resoconto da Copenhagen di …

Il Viminale sacrifica la legalità al “territorio”, di Claudia Fusani

Primo comandamento: non disturbare il territorio. Anzi, assecondarlo, cioè inviare prefetti graditi agli equilibri politici del luogo. Possibilmente, poi, premiando non i funzionari già in servizio a Roma-Viminale ma pescandoli in giro, nei vari uffici territoriali del governo anche se questo vuol dire scavalcare le graduatorie. Anche questo è federalismo. Anzi, una sua forma assai sottile e più evoluta. Era già successo con il prefetto di Roma Carlo Mosca, rimosso a novembre 2008 perché si rifiutava di far prendere le impronte digitali ai rom così come voleva il sindaco Alemanno. Succede, e si ripete, di nuovo adesso con i casi di Venezia e Fondi dove sono stati rimossi-promossi due prefetti – Michele Lepri Gallerano e Bruno Frattasi – entrati in rotta di collisione con le autorità politiche e amministrative del luogo. Vanno sempre letti in controluce gli sterminati elenchi della Presidenza del Consiglio con cui vengono comunicati i movimenti e le promozioni dei prefetti in giro per l’Italia. «Rispetto al 1994, la prima volta di Maroni al Viminale come titolare dell’Interno – viene fatto notare …