Un colpo di mano su giornali e Tv. È l’ultima amara novità (ce ne sono molte altre) della Finanziaria, riscritta in nottata e depositata in Parlamento nella tarda serata di venerdì. Ieri il termine per i subemendamenti alle 20, stasera alle 21 previsto l’inizio del voto in commissione sul maxiemendamento che riscrive tutto il testo e aumenta anche il peso della manovra, che sale a 9 miliardi. Nella nuova versione pesanti punti interrogativi sul finanziamento al patto per la salute. «Se ci fossero tagli (in tabella si passa da 1,6 miliardi a 600 milioni), sarebbe gravissimo per un’intesa siglata poche ore fa. Per ora studiamo le carte», fa sapere Vasco Errani, e preoccupanti conferme sulla scuola, sui beni della mafia, sul lavoro (che cala sotto il miliardo). Giornali e democrazia L’operazione che si abbatte sul finanziamento pubblico ai giornali (di cui si avvale anche l’Unità, assieme a tutte le testate politiche) non è nuova: il governo ci aveva provato già nell’estate del 2008. Si impone un «tetto» alle erogazioni, demolendo così il diritto soggettivo dei …