Nessuna modifica del parere che non piaceva al governo. L’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, conferma la delibera sulla pillola abortiva Ru486 adottata lo scorso 30 luglio, che è “coerente” con le i contenuti della legge vigente sull’aborto, la 194 e anche con le richieste del governo. Dunque non sarà modificata, come invece aveva chiesto lo stesso ministro.
Il Cda del’Aifa sostiene che non è compito dell’Agenzia prevedere quale tipo di ricovero sia necessario per la somministrazione della pillola, ma questo spetta a governo e Regioni.
“La presa di posizione dell’Aifa, anche oggi, è ineccepibile. Stabilire le modalità di assistenza ospedaliera non compete infatti all’Agenzia del farmaco. Mi auguro che il ministro Sacconi adesso non faccia ulteriori forzature e rispetti la deontologia medica, la salute delle donne e i corretti rapporti con le Regioni” afferma Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera. Per Romano Colozzi, assessore alle Finanze della regione Lombardia e membro del Cda dell’Aifa, la pillola RU486 in Italia “sarà fonte di contenziosi notevoli sia rispetto alle competenze di Stato e Regioni sia sulle responsabilità dei medici, se non ci saranno chiarimenti rapidi a livello legislativo”.
L’Unità 03.12-09