Mese: Novembre 2009

PD: Interpellanza urgente al Ministro delle pari opportunità sulla vicenda degli incontri di Gheddafi con ragazze selezionate sulla base di criteri estetici

Riportiamo l’interpellanza promossa dall’On. Barbara Pollastrini e sottoscritta da molti deputati. I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per le pari opportunità, per sapere; premesso che: in occasione del Vertice della Fao sulla sicurezza alimentare nel mondo, che si è svolto a Roma nei giorni scorsi, il colonnello Gheddafi ha fatto organizzare una serie di incontri – galà, presso la sede dell’ambasciatore libico in Italia, con centinaia di ragazze italiane, con l’improbabile scopo di fare loro delle lezioni sull’islam e, pare, sul ruolo della donna nell’islamismo e che si sarebbero conclusi con un invito alle ragazze “alla conversione alla religione islamica”, durante la quale egli ha spiegato di “essere accanto alle donne e per l’uguaglianza dei diritti e non dei doveri, perché nei doveri le donne devono fare quello che la loro costituzione fisica gli consente”; apprendiamo da notizie di stampa che i collaboratori di Gheddafi si sono dovuti attivare per contattare le ragazze, a centinaia, utilizzando un sito specializzato per il reperi¬mento di hostess, dietro una retribuzione pare fissata in una ses¬santina di euro; …

“Storia finlandese per il ministro Mariastella Gelmini”, di Elisabetta Segre e Francesco Vona

Vogliamo raccontare una storia al ministro Gelmini e tutti quelli che pensano che tagli e liberalizzazioni siano le uniche ricette buone per uscire da una crisi. Si tratta ovviamente di una storia a lieto fine che, come molte di quelle raccontate in questi ultimi tempi, ha inizio con la caduta del muro di Berlino. Siamo in Finlandia e le statistiche ufficiali sono i nostri cantastorie. Abbiamo detto che è appena caduto il muro e con lui il più importante partner commerciale del paese baltico, l’Unione Sovietica. L’economia subisce una tremenda battuta d’arresto. Il tasso di disoccupazione arriva a toccare il 17% della forza lavoro e il prodotto interno crolla di quasi 40 punti percentuali tra il ’90 e il ’93. L’economia è centralizzata e la forza lavoro è fortemente protetta e sindacalizzata. Facciamo ora un salto di 10 anni e senza cambiare coordinate geografiche ci troviamo in uno dei paesi più competitivi del mondo, in cui si è riusciti a coniugare una crescita media del Pil di oltre il 3.5% annuo tra il 1997 e …

“Scuola, lavoro, salute Il Pd nelle piazze «per l’alternativa»”, di Simone Collini

Contro il governo, per l’alternativa. Il Pd prepara una campagna di mobilitazione che avrà il clou a metà dicembre ma che poi proseguirà anche dopo, attraverso le iniziative messe incampodai Circoli. Èla risposta a unesecutivo in preda a un tutti contro tutti che risparmia solo la discussione sul processo breve, e anche a un’iniziativa come il «No B Day» su cui Antonio Di Pietro ha messo il cappello e che, per dirla con Enrico Letta, «serve solo a convincere chi è già convinto, senza portare nuovi consensi». Pier Luigi Bersani ha lasciato proprio al vicesegretario e alla presidente del partito Rosy Bindi il compito di illustrare oggi nella sede del Nazareno la serie di iniziative che, pensa il segretario Pd, dovrà servire a denunciare gli errori e il disinteresse del governo ei confronti dei reali problemi del Paese,ma anche a far conoscere le proposte di legge che i democratici hanno già presentato in Parlamentosu temi che interessano da vicino la vita dei cittadini. L’iniziativa principale sarà nel fine settimana dell’11 e 12 dicembre, quando da …

“Ciampi: ‘Basta leggi ad personam. Berlusconi delegittima le istituzioni'”, di Massimo Giannini

«Viviamo un tempo triste. Negli anni finali della mia vita, non immaginavo davvero di dover assistere ad un simile imbarbarimento dell’azione politica, ad una aggressione così brutale e sistematica delle istituzioni e dei valori nei quali ho creduto…». La prima cosa che colpisce, nelle parole di Carlo Azeglio Ciampi, è l’amarezza. Un’amarezza profonda, sul destino dell´Italia e sulle condizioni della nostra democrazia. E mai come in questa occasione l’ex capo dello Stato, da vero “padre nobile” della Repubblica, lancia il suo atto d’accusa contro chi è responsabile di questo “imbarbarimento” e di questa “aggressione”: Silvio Berlusconi, il suo governo e la sua maggioranza, che stanno abbattendo a “colpi di piccone” i principi sui quali si regge la Costituzione, cioè “la nostra Bibbia civile”. “Vede – ragiona Ciampi – la mia amarezza deriva dalla constatazione ormai quotidiana di quanto sta accadendo sulla giustizia, ma non solo sulla giustizia. È in corso un vero e proprio degrado dei valori collettivi, si percepisce un senso di continua manipolazione delle regole, una perdita inesorabile di quelli che sono i …

“Tremonti bond a rischio flop”, di Gianluca Paolucci

Dovevano servire, i Tremonti bond, per dare credito alle piccole e medie imprese e per sostenere i parametri patrimoniali delle banche, messi a dura prova dalla crisi finanziaria. Due modi di guardare lo stesso problema – parametri patrimoniali più solidi significano anche maggiore capacità di dare finanziamenti -: la solidità del sistema del credito. E un dato di fatto: non arrivano, inceppati dalla farraginosa burocrazia italica. Delle quattro banche che ne hanno fatto richiesta – Banco Popolare, Bpm, Mps e Creval, per un totale di 4,05 miliardi – solo due hanno completato l’iter e solo una, il Banco Popolare, li ha incassati. In settembre, Giulio Tremonti dirà che le banche che non vi avrebbero fatto ricorso non facevano l’interesse del Paese. Quelle che lo hanno fatto, aspettano ancora i soldi. «Una volta manca una carta, la volta successiva una firma», si sfoga uno dei banchieri coinvolti. Sembra quasi la solita storia di malaburocrazia, del cattivo rapporto tra imprese e pubblica amministrazione. Ma in questo caso non è l’artigiano che si lamenta con le lentezze degli …

“‘Denunciate al Comune i clandestini’. Il manifesto della giunta leghista”, di Sandro De Riccardis

MILANO – L’invito alla denuncia del clandestino arriva alla fine di un manifesto che riporta un paio di articoli e relative pene del decreto Maroni sulla sicurezza: “Chiunque fosse a conoscenza della presenza sul territorio comunale di immigrati clandestini è pregato di comunicarlo con tempestività al sindaco, all’ufficio di polizia municipale o all’ufficio anagrafe del Comune per i necessari atti conseguenti. Grazie della collaborazione”. Firmato: l’amministrazione comunale. Da una settimana a San Martino dall’Argine, mille e ottocento abitanti a 25 chilometri da Mantova, nel comune con la più bassa percentuale di immigrati di tutta la provincia, sono comparsi i manifesti. In centro e in periferia, vicino alle scuole e lungo le strade che portano alle piccole fabbriche e alle aziende agricole. Dopo il caso bresciano di Coccaglio, dove la giunta leghista ha inaugurato i controlli agli immigrati con il permesso di soggiorno in scadenza intitolandolo al “Bianco Natale”, ora un altro comune lombardo invita tutti i residenti a segnalare gli irregolari. “L’obiettivo è informare sulle nuove norme. Ora bisogna stare attenti a dare in affitto …

“Giustizia, tre idee per una vera riforma”, di M. AL.

Si fa presto a dire «fate presto». Con il processo breve, battezzato dalla maggioranza di governo, due anni e basta per ogni grado di giudizio; altrimenti tutti a casa, niente assoluzione né condanna. E perché non due giorni? Siccome la giustizia è la grande ammalata della nostra cittadella pubblica, questa riforma finirà per innalzare ulteriormente il numero delle prescrizioni, già oggi indegno d’un paese civile. Tuttavia se la giustizia è una lumaca, non ha senso ammazzare la lumaca; serve piuttosto sgombrare il suo percorso dai troppi ostacoli. Quali? Spulciando i dati esposti a fianco ne ricaviamo almeno tre lezioni. Primo: non è vero che l’Italia spenda poco per il suo apparato giudiziario. Però spende male, dilapida quattrini in un’organizzazione elefantiaca, che avrebbe bisogno d’una robusta cura dimagrante. E spende una miseria per i poveri, che a conti fatti sono anche i più penalizzati dall’inefficienza del sistema. Lo dimostra il doppio record circa la spesa destinata al patrocinio legale gratuito (la più bassa in Europa), nonché circa il costo dei processi (il più alto d’Europa). Secondo: …