Mese: Novembre 2009

“Tagli e bluff, dalla manovra resta fuori l’Italia in crisi”, di Bianca Di Giovanni

Una Finanziaria lunare. Ci sono articoli, commi, e subemendamenti, ma manca l’Italia. In particolare, manca l’Italia in crisi. Il Paese fatto di operai che perdono il lavoro, impiegati che aspettano gli aumenti contrattuali, studiosi che puntano alla ricerca, famiglie con bimbi piccoli da accudire, scolari iscritti alla scuola dell’obbligo, poliziotti impegnati per la sicurezza, magistrati e insegnanti. Manca tutto questo nel testo arrivato alla Camera: per ora ci sono solo i tagli «lineari» (metodo pericolosissimo, perché non distingue tra la qualità della spesa) decisi un anno fa e solo in parte recuperati con accordi successivi, per esempio sulla sanità e sulla scuola. Sulla carta il deficit migliora per 7,5 miliardi: nella realtà non è affatto detto che il rigore sia rispettato. Mai costi sociali di quel taglio ci sono tutti. Dopo la riunione della consulta economica del Pdl di ieri, nel centrodestra si è arrivati a un primo accordo (oggi seguirà un nuovo vertice con la Lega), da cui il relatore della Finanziaria è uscito con una lista di misure da finanziare: welfare, sviluppo e …

“Statali, Cgil sciopera da sola. Scontro sulla legge Brunetta”, di Roberto Giovannini

La Funzione Pubblica Cgil va all’attacco e proclama uno sciopero generale dei dipendenti pubblici: il giorno scelto per la protesta è l’11 dicembre, giorno in cui era già prevista lo sciopero generale della scuola, sempre proclamato dalla sola Flc-Cgil. La protesta sarà di 8 ore in tutti i comparti pubblici, e si accompagnerà a tre manifestazioni interregionali. La più grande ci sarà a Roma, a Piazza del Popolo, e vedrà insieme statali e dipendenti della scuola. La ragione dello sciopero, spiega il numero uno della Fp-Cgil, Carlo Podda, è la «totale chiusura da parte del governo» e la necessità di rilanciare «la lotta dei dipendenti pubblici in difesa dei loro diritti». Insomma, il pacchetto Brunetta, ma anche l’assenza dei fondi per il rinnovo dei contratti pubblici nella legge Finanziaria. Anche stavolta la Cgil «andrà da sola». È fallito infatti il tentativo dell’ultimo minuto per cercare di coinvolgere anche Cisl e Uil nella protesta, anche se in qualche modo i contatti tra le sigle continuano. Cisl e Uil hanno così optato per una linea che prevede, …

Gli aiuti vanno, le tasse restano

Finanziaria 2010, il governo affossa famiglie, scuola, università e ricerca e non taglia Irap e Irpef. Fini avverte: “Non usate la fiducia”. Bersani: “Fini metta il parlamento in condizioni di lavorare”. Sgravi fiscali, tagli all’Irap e all’Irpef bye bye! Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti li aveva promessi e sponsorizzati, ma nella Finanziaria 2010, che oggi inizia il suo iter dalla commissione Bilancio, mancano. Così come mancano inspiegabilmente i soldi per le famiglie, per la ricerca, per l’università e per l’innovazione e la green economy. Rimangono gli spot e gli annunci, accompagnati da un monito inaspettato (o forse no?) del presidente della Camera Gianfranco Fini: questa volta il governo eviti di porre il voto di fiducia. Tasse, ancora tutte qui. Irap e irpef continueranno a pesare sulle tasche degli italiani esattamente come prima, mentre non vedrà, probabilmente mai, la luce l’introduzione della cedolare secca sul affitti, l’altro cavallo di battaglia degli ultimi medi di governo. È una marcia indietro a 360 gradi, fatta eccezione per le affermazioni del ministro Tremonti che da un po’ prometteva una …

Università, il Pd: “Un disastro annunciato”

L’on. Ghizzoni: “La Finanziaria 2010 stanzia 7 miliardi e 900 milioni di euro con una riduzione di ben 652 milioni di euro (-8,3 per cento)”. Dopo l’annuncio di un prossimo aumento delle tasse universitarie, fatto dal Rettore Tomasi, l’on. Ghizzoni, capogruppo Pd nella commissione Istruzione della Camera, spiega quanti e quali sono i tagli all’università nella Finanziaria 2010 «Dispiace ripetersi ma purtroppo siamo di fronte a un disastro annunciato. E le parole del professor Tomasi lo certificano con assoluta chiarezza. L’altro giorno il Rettore della nostra università aveva lanciato l’allarme: l’Ateneo di Modena e Reggio rischia il commissariamento per mancanza di risorse. Oggi, sui quotidiani, l’inevitabile conseguenza: “siamo costretti ad aumentare le tasse per colpa dei tagli del governo”. Un governo e un ministero, quello della Gelmini, che restano imperturbabili di fronte allo smantellamento dell’università e della ricerca. Ieri in commissione Istruzione e Cultura della Camera hanno opposto l’ennesimo “no” alle nostre proposte. In compenso hanno annunciato che risolveranno tutto con le risorse ricavate dal magico “scudo fiscale”, che per l’estensione dell’intervento che dovrà affrontare …

“Nei panni degli altri”, di Concita De Gregorio

Ho partecipato a diversi dibattiti, ieri, sul tema della violenza contro le donne. Era la Giornata mondiale: le giornate mondiali si moltiplicano, ce n’è una per ogni emergenza quasi ogni giorno e scolorano un poco. Troppe emergenze nessuna emergenza. Sarebbe molto se servissero almeno a parlare del tema. Non è detto che succeda, al di là dell’enfasi del nome. È la ragione per cui lo faccio qui: perché ci sono emergenze che si possono anche rinviare a domani, questa no. Sabato ci sarà una manifestazione di piazza, anche queste si susseguono. Anche queste sarebbe buona cosa che servissero a farci fare un piccolo passo avanti nell’analisi e nella soluzione delle questioni che si pongono. Non solo slogan, intendo. Abbiamo bisogno, in Italia, di buone leggi che favoriscano una cultura a sostegno delle persone più deboli. La nostra copertina di oggi è dedicata a questo: i più deboli. Non contano, nessuno se ne occupa. Le donne non sono deboli, oggi. Non dovrebbero esserlo più: eppure. La cultura condivisa, il sentire comune negli ultimi vent’anni sul tema …

Draghi: la mafia affossa l’economia del Sud

Il monito del governatore della Banca d’Italia: “Ancora allarmante il divario tra Nord e Mezzogiorno”. Il divario tra Nord e Sud resta «ampio» e in alcuni settori, dall’istruzione alla sanità, le differenze sono «allarmanti». È il nuovo richiamo sulla questione meridionale che il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, ha lanciato nel corso di un convegno sul Mezzogiorno a palazzo Koch, davanti al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. «Da lungo tempo i risultati economici del Mezzogiorno d’Italia sono deludenti», così il governatore della Banca d’Italia ha inaugurato il convegno. «Il divario di Pil pro-capite rispetto al Centro Nord – ha spiegato – è rimasto sostanzialmente immutato per 30 anni». Il Sud, in cui vive un terzo degli italiani e che produce un quarto del prodotto nazionale lordo «rimane il territorio arretrato più esteso e più popoloso dell’area dell’euro». Draghi ha sottolineato che «un sentiero di crescita più elevato di quello dello scorso decennio è essenziale per la stabilità finanziaria; per abbattere il debito pubblico; per potenziare le nostre infrastrutture e per ridurre il prelievo fiscale». …

“Il governo e l’intellettuale”, di Nadia Urbinati

In risposta all’appello di Roberto Saviano al presidente del Consiglio affinché ritiri il provvedimento sul processo breve e all’intervista rilasciata da Carlo Azeglio Ciampi su Repubblica per criticare il provvedimento, intellettuali e politici della maggioranza hanno invocato «concordia» e imparzialità (lo stare “sopra le parti”). Sandro Bondi ha scritto in una lettera aperta a Saviano che la vera cultura democratica è «priva di coloriture politiche», quelle che invece Saviano sembra essersi dato da quando ha vestito i panni «dell’intellettuale militante che nella storia del nostro Paese ha tradito la missione della cultura e che spesso è diventato ideologicamente intollerante verso gli stessi intellettuali non irreggimentati». Infine, a commento dell’appello di Ciampi («basta con le leggi ad personam»), Fabrizio Cicchitto ha tuonato che «Ciampi non è mai stato al di sopra delle parti, ma orientato contro di noi». Sembra di capire che il ragionamento imparziale si identifichi nel primo caso con il ragionamento incolore o il non schierarsi, nel secondo con lo schierarsi (se Ciampi non fosse stato “contro” la parte di Cicchitto sarebbe stato “sopra …