“Obbligo di felicità e solitudine. Il dramma delle neo mamme”, di Silvia Vegetti Finzi
Diventare mamma è stato sempre considerato un evento naturale e istintivo e si sottolinea il fatto che «quando nasce un bambino nasce una madre». Il tragico e per fortuna eccezionale fatto accaduto nel Padovano, dove una donna da poco madre di una neonata ha ucciso il primogenito di tre anni, ci ricorda che le cose non sono così semplici e che, come tutte le relazioni umane, anche quella primaria va preparata e protetta. Il parto è un evento critico che non si esaurisce con la nascita del neonato ma si protrae per tutto il primo anno, quando il bambino passa dal grembo alle braccia della madre, dal dentro al fuori. Rispetto alla intimità della gravidanza, il parto può essere vissuto come un distacco, una perdita che suscita un sentimento di lutto. Come tale viene aggravato dalla solitudine in cui si trovano molte puerpere da quando la famiglia estesa ha lasciato il posto a quella nucleare. In quei frangenti accadono momenti transitori di malinconia ma ci si deve preoccupare quando si profila uno stato protratto di …