Bersani ad Anno Zero: “Soffrono lavoratori e imprese. Meno tasse ai redditi medio-bassi, aiuti alle imprese e deroga al patto di stabilità per i comuni che investono”. E attacca Tremonti: “Avete smontato i controlli anti-evasione”
“Per Tremonti bisogna tenere la barra dritta e poco altro , ma questa non è una tempesta passeggera. Basta vedere i dati sul Pil: Francia -2, Spagna -2,7 e noi -5,8, una cifra peggiore di tutti gli altri”. Ci ha messo poco Pier Luigi Bersani a sbugiardare il ministro dell’Economia, ospite ad Anno Zero, su Rai Due. Ministro di un governo fermo, che non interviene per timore di proteste, ma “le manovre sono rose con le spine” ha ammonito Bersani.
“Non fare il poeta” ha controbattuto Tremonti. Ed ecco che il segretario del Pd ha spiegato che se adesso c’è bisogno di uno sforzo è perché in 18 mesi hanno dilapidato un patrimonio: gli sforzi di risanamento del governo Prodi. Altrimenti avremmo potuto affrontare la crisi con ben altri dati…
E la prima picconata l’hanno data smontando tutti i controlli anti-evasione, ben prima di approvare lo scudo fiscale. E’ bastato cancellare la tracciabilità dei pagamenti, che era stata introdotta dal centrosinistra con funzione anti-evasione obbligando all’uso della carta di credito per i pagamenti sopra i 100 euro, per perdere 4-5 miliardi di gettito fiscale. “Sapete che mi ha detto un dentista? – ha aggiunto Bersani – Meno male che ora c’e’ un governo diverso, ci stavate per prendere tutti. Voi volete aumentare le tasse e questo non aiuta ad uscire dalla crisi” ha accusato Tremonti. “No – ha ribattuto Bersani – noi vogliamo ridurle, prima ai redditi medio-bassi perché i consumi sono troppo bassi e stanno calando ancora”.
Ma per uscire dalla crisi non basta, bisogna fare qualcosa di “più vero e solido per le piccole imprese, i fondi di garanzia devono essere capitalizzati più fortemente; e’ l’imprenditore a dover andare a cercare la banca e non viceversa”. E poi senza perdere tempo vanno sbloccati gli investimenti dei Comuni da fare in 6-8 mesi: “Chi è pronto a partire gli deroghi il Patto di stabilità e faccia le opere, e dia lavoro”. E poi bisogna stare addosso a chi gestisce male le imprese, e proprio per questo ha invocato il commissariamento di Eutelia. “Bisogna togliere dalle mani di questa gente questa impresa e mettere i commissari”.
Lavoro, lavoro e ancora lavoro perché per Bersani la disoccupazione rimane il nodo da sciogliere e che non si combatterà con la timida ripresa dalla crisi: “Le crisi finiscono quando si torna da dove si era partiti. E l’Italia per tornate ai livelli del 2007 ci metterà, di questo passo, almeno quattro-cinque anni e l’occupazione in Italia seguiterà ad andare giù. Lo segnalano tutte le previsioni”.
Non è catastrofismo, è la lettura del paese reale. E per questo è tornato a chiedere all’esecutivo di affrontare il nodo della crisi in Parlamento.
“Una cosa sola chiedo al governo: venga in parlamento a dire ‘ragazzi c’e’ un problema, che possiamo affrontare ma bisogna che facciamo uno sforzo. E noi con le nostre proposte ci saremo”.
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