“Generazione «provvisoria»: bimbi ansiosi e senza sogni”, di Federica Fantozzi
Da generazione tecnologica a generazione «provvisoria». Desiderare, a 7 anni, un lavoro stabile e, a 12, un matrimonio, e prevedere che sarà difficile realizzare entrambe le cose. Il decimo rapporto annuale Eurispes – Telefono Azzurro, presentato ieri a Roma, ritrae un mondo dell’infanzia e dell’adolescenza afflitto dalle ansie di genitori iperprotettivi, sfiduciato e distante dalle istituzioni e dalla politica, grande consumatore di tecnologie dalla tv ai social network frequentati con incoscienza, sempre più assuefatto al bullismo come vittime o spettatori silenziosi e passivi. La ricerca ha riguardato circa 2500 studenti: 1.090 bambini di 7-11 anni e 1.373 ragazzi di 12-19 anni. Emerge una diffusa paura del futuro percepito come incerto e aleatorio: per il 33,6% sarà arduo laurearsi, per il 42,9% trovare un lavoro che piace. Pochi sogni, desideri tradizionali: il 75,3% dei bambini desidera (facendo propri gli auspici di mamma e papà) «andare bene a scuola», il 75,2% aspira alla laurea, il 66% punta a un lavoro stabile, il 70,2% lo vorrebbe anche soddisfacente. Il 65,3% vuole sposarsi, il 71,9% avere figli. Solo il …