Da generazione tecnologica a generazione «provvisoria». Desiderare, a 7 anni, un lavoro stabile e, a 12, un matrimonio, e prevedere che sarà difficile realizzare entrambe le cose. Il decimo rapporto annuale Eurispes – Telefono Azzurro, presentato ieri a Roma, ritrae un mondo dell’infanzia e dell’adolescenza afflitto dalle ansie di genitori iperprotettivi, sfiduciato e distante dalle istituzioni e dalla politica, grande consumatore di tecnologie dalla tv ai social network frequentati con incoscienza, sempre più assuefatto al bullismo come vittime o spettatori silenziosi e passivi. La ricerca ha riguardato circa 2500 studenti: 1.090 bambini di 7-11 anni e 1.373 ragazzi di 12-19 anni. Emerge una diffusa paura del futuro percepito come incerto e aleatorio: per il 33,6% sarà arduo laurearsi, per il 42,9% trovare un lavoro che piace. Pochi sogni, desideri tradizionali: il 75,3% dei bambini desidera (facendo propri gli auspici di mamma e papà) «andare bene a scuola», il 75,2% aspira alla laurea, il 66% punta a un lavoro stabile, il 70,2% lo vorrebbe anche soddisfacente. Il 65,3% vuole sposarsi, il 71,9% avere figli. Solo il 32,6% sceglie la stessa professione dei genitori. Il 21% degli adolescenti ha fumato spinelli. La tv baby sitter universale: solo il 4% dei piccoli non la guarda mai. L’8,1% la guarda più di 4 ore al giorno; il 44,7% da 1 a 2 ore, solo per un’ora il 37,4%. Programmi preferiti: «I Cesaroni» (17,7%), gli scorretti Simpson (15,3%), ma anche scelte da grandi: Zelig (3,3%), Grande Fratello (2,9%), Quark (2,8%), X-Factor (2,7%). Fastidiose le scene di sesso o di nudo in film e telefilm (62,5%), poi immagini di guerra o morte nei Tg (60,7%), scene di violenza (57%), volgarità e parolacce (56,4%).
TRA BELEN E OBAMA
Coerentemente televisivi i modelli dei bimbi: Valentino Rossi (16%) e Belen Rodriguez (8%), Mike Bongiorno. «Vogliono essere famosi e non eroi» commenta il presidente dell’Eurispes Fara.Maoltreun quarto (27%) e un terzo tra le femmine non vuole assomigliare a nessuno. E ai ragazzi piacciono Obama (8,8%) e Saviano (1,9%). « Il bullismo è sempre più minaccioso. Oltre unquarto dei bambini e circa il 20% degli adolescenti rivela di esserne stato vittima. Offese immotivate (27,2%), prese in giro (28,1%) per oltre un quarto dei piccoli. Il 10%è stato oggetto di percosse o minacce. Il 9,4% denuncia furti di cibo o oggetti. Il 17% si sente isolato ed escluso dal gruppo. L’indizio più pericoloso è il dilagare dell’assuefazione e dell’indifferenza: tra i piccoli, in un anno, gli spettatori silenziosi sono raddoppiati (dal 5,1 all’11,1%) e fra gli adolescenti è aumentato di 7 punti (dal 12,1 al 19,5%). Cresce anche chi dice di «divertirsi» di fronte alle prepotenze (dal 9,5% al 13%) ma anche chi aiuta le vittime (dal 15,2% al 19%).
INDIFESI SU FACEBOOK
Il pericolo maggiore, tuttavia, sembra venire dall’uso spregiudicato e insieme incosciente delle nuove tecnologie. Il 53% dei bimbi ha un cellulare, il 5,4% un videofonino. 9 adolescenti su 10 usano Internet, il 71%ha unprofilo su Facebook, solo l’1,7% non ha il cellulare. Possibili vittime di adescamento online: al 47% è capitato che qualcuno in Rete chiedesse loro nome e indirizzo, al 39,8% è stato proposto almeno una volta un incontro dal vivo con uno sconosciuto. Anche se la maggioranza dichiara di non rispondere a questi contatti i ricercatori hanno fatto un esperimento chiedendo a minori amicizia su Facebook. «Sbalorditivo » il risultato: «Nei loro profili hanno foto nude o in atteggiamenti sessuali. Condividono con adulti racconti espliciti. In chat anche i più piccoli diventano espliciti sugli incontri».
L’Unità 18..11.09