Giorno: 14 Novembre 2009

“´Bondi vattene’. Lo spettacolo insorge”, di Gabriella Gallozzi

Dimissioni immediate del ministro Bondi. È durissima la reazione del mondo dello spettacolo, finalmente compatto nel Movem 2009 (40 associazioni professionali della Cultura e dello Spettacolo), di fronte all’ennesimo attacco del governo contro la cultura, culminato ieri con la lettera del ministro Bondi sulla prima pagina de Il foglio. Un titolo sprezzante, «Artisti che accattoni», e un articolo a due colonne in cui gli insulti volano «leggeri» all’indirizzo di attori, registi, cantanti che, l’altro giorno, sono stati ricevuti dal presidente Napolitano per la «Giornata dello spettacolo». A tutti loro il ministro dà degli accattoni e dei servi genuflessi. RISPETTO PER NAPOLITANO Il Movem (che fa suo il comunicato dell’Apti, associazione del Teatro italiano) «ritiene che tale scritto offenda e dileggi non solo gli artisti e i teatranti italiani, ma anche la figura del Presidente della Repubblica e la funzione istituzionale dello stesso scrivente». Secondo il movimento, prosegue la nota, «in qualità di Ministro della Repubblica, l’on. Bondi, oltre al rispetto delle Istituzioni, dovrebbe avvertire anche il dovere di tutelare l’identità e la professionalità di tutti …

“Una cultura che offende le donne”, di Chiara Saraceno

Qual è la differenza tra la cultura (cultura?) del presidente del Consiglio che parla delle donne come piacevoli oggetti d´arredamento e di consumo, salvo insultarle quando non rientrano nel ruolo e quella del disegnatore di fumetti che per criticare una ministra che non gli piace utilizza le allusioni sessuali più grevi e in generale la squalifica come essere umano? In entrambi i casi siamo di fronte ad una cultura maschile che non riesce a fare i conti con la presenza delle donne sulla scena pubblica non solo come oggetti del desiderio (in assenza del quale sembra possa esserci solo il disgusto), oppure come madri da idealizzare come nutrici sacrificali, ma come esseri umani alla pari. L´unica differenza sta, ovviamente, nel diverso potere dei protagonisti e quindi nelle diverse conseguenze sul piano pubblico dei loro gusti e disgusti. Ma in entrambi i casi essi evocano, e solleticano, il profondo disprezzo che una certa cultura maschile, ahimè ancora troppo diffusa in Italia, ha per le donne. Possono, infatti, contare su una diffusa complicità tra chi li ascolta …

“Palermo invasa dai rifiuti In piazza la protesta dei sindaci”, di Fabrizio Campagnano

E’ la provincia orientale quella con i maggiori problemi. I paesi limitrofi chiedono lo stato d’emergenza e si prepara l’ennesima e inutile proroga per la discarica di Bellolampo con la costruzione di una sesta megavasca. L’emergenza rifiuti nel versante orientale della provincia di Palermo. I Comuni di Bagheria, Misilmeri, Villabate, Ficarazzi, Santa Flavia, Casteldaccia, Altavilla Milicia, Baucina, Ventimiglia e Lercara Friddi sono invasi da cumuli di immondizia: i primi cittadini sono costretti a chiedere lo stato di emergenza. L’Amia, l’azienda municipalizzata che gestisce la discarica di Bellolampo, ha deciso di chiudere al consorzio Coinres, e agli altri Ato morosi ha impedito l’accesso ai camion. L’Amia, che è in grave crisi economica, vanta crediti per circa 60 milioni di euro da una quarantina di Comuni. Bagheria, terra natale di Guttuso e celebre per il film di Tornatore è il Comune più colpito dall’emergenza. Gli ingressi delle scuole sono letteralmente invasi dall’immondizia, per motivi igienico-sanitari il sindaco, Biagio Sciortino, è stato costretto a firmare un’ordinanza per la chiusura delle scuole e di alcuni uffici pubblici, e analoga …

“Precari, doccia fredda per 4 mila ricercatori”, di Sara Farolfi

«Un’anticipazione del disegno di legge Gelmini che conduce all’esaurimento progressivo dei ricercatori di ruolo», attacca la deputata Pd Manuela Ghizzoni. Difficile spiegare altrimenti la scomparsa di quegli 80 milioni di euro – terza tranche del «piano triennale di reclutamento straordinario» voluto dall’ex ministro Mussi – finalizzati all’assunzione in ruolo nelle università di alcune migliaia di ricercatori precari (140 milioni in tre anni per assumere a tempo indeterminato 4200 ricercatori). Difficile perchè non si trattava di recuperare nuove risorse, nè di emanare ulteriori provvedimenti. «I soldi ci sono e sono quelli iscritti a bilancio da Mussi nel piano triennale del 2007 – spiega Ghizzoni – E c’è anche il provvedimento che serve a vincolarne lo sblocco, e cioè le nuove norme per il reclutamento dei ricercatori volute dalla Gelmini nel decreto 180». Ma il risultato ieri è stato un nulla di fatto, e l’emendamento alla finanziaria presentato al senato dalla maggioranza (e fatto proprio dal Pd) è stato trasformato in un ordine del giorno. Finanziaria tartufesca, non c’è che dire, che inietta risorse a prosciutti, salumi …

“Pil +0,6% ma l’Italia in ritardo rispetto all’Europa. Nuovo record del debito pubblico”, di Cosimo Pierre

L’Italia è fuori dalla recessione. L’Istat, nella sua stima preliminare, certifica che il pil nel terzo trimestre cresce dello 0,6% rispetto al trimestre precedente: è la prima volta dopo una sequenza di cinque trimestri consecutivi negativi. Rispetto allo stesso periodo del 2008 il calo è del 4,6%, mentre la crescita acquisita per il 2009, che si avrebbe con un ultimo trimestre piatto, si attesta a -4,8%. Ma gli economisti guardano soprattutto al gap di crescita che il Paese ha accumulato rispetto agli altri paesi europei. Un ritardo diventato ormai strutturale. I segnali di ripresa «ci sono», ma «è stato fatto poco per il futuro»: per uscire dal gap nella crescita di lungo periodo che l’Italia sconta rispetto al resto dell’Europa, è necessario «affrontare i nodi strutturali» e sono indispensabili «investimenti in capitale materiale e umano», è il punto di vista di Fiorella Kostoris, professore ordinario di Economia alla Sapienza di Roma. Nuovo record del debito pubblico Il debito ha raggiunto la cifra provvisoria di 1.786,8 miliardi in crescita rispetto ai 1.757,4 miliardi segnalati in agosto. …

“Crisi e lavoro, la Cgil in piazza a Roma”, di Felicia Masocco

La crisi c’è ancora, ha la faccia di chi ha perso il lavoro o rischia di perderlo, delle aziende che chiudono o rischiano di chiudere. Sono volti e storie che non ci stanno ad essere negati, accantonati per far spazio all’euforia di una ripresa che chissà quando si tradurrà in maggiori certezze di reddito e occupazione. Mentre in Parlamento si discute una Finanziaria tanto lungimirante da cancellare i fondi per la ricerca, e mentre i cervelli dei ministri fumano per dare vie d’uscita alle disavventure giudiziarie del premier, diverse decine di migliaia di lavoratori e pensionati oggi sfileranno a Roma con la Cgil per chiedere risposte al loro stato che per moltissimi è un dramma. Le risposte le «esigono», come recita il titolo della manifestazione. Arriveranno con tre treni speciali e 750 pullman, e altri si aggiungeranno. Non saranno meno di 60mila in rappresentanza delle centinaia di migliaia che da mesi vivono con le buste paga falcidiate dalla cassa integrazione. Rappresentano il milione di persone che in un anno si è rivolto all’Inps per chiedere …