Giorno: 13 Novembre 2009

“Museo Maxxi: un’astronave d’autore per Roma”, di Jolanda Bufalini

Unidentified object, sembra abbia detto Sasha Waltz nel sopralluogo. Un’astronave atterrata a Roma, annunciata dal biancore luminoso delle vetrate. A varcarne l’ingresso dalle colonnine oblique (uno dei passaggi più più impegnativi, racconta Mario Avagnina direttore per l’architettura del cantiere) si attraversa un diaframma temporale verso un mondo sconosciuto, luminoso e fluido. Il MAXXI, museo dell’arte del XXI secolo, firmato da Zaha Hadid, porta con sé il ricordo ancestrale delle cittadelle fortificate del Medio Oriente, con le imponenti mura di due corpi che si incrociano senza toccarsi, le linee curve, il cemento liscio come seta. Ma, come programmaticamente enuncia il nome, catapulta nel futuro e, nel risultato finale, non assomiglia a nulla che sia già conosciuto, con il suo intreccio aereo di scale e passerelle che abbattono le barriere architettoniche. A guardare dall’alto non si capisce se il flusso di gente salga o scenda. E la vertigine (voluta) è in agguato: vetrate aggettanti verso l’esterno, una fenditura all’ultimo piano che, attraverso il vetro, mostra gli spazi molti metri più in basso: sotto mulina la gonna di …

L’acqua rimanga un bene pubblico. Il PD in Commissione Affari Costituzionali vota contro la riforma dei servizi pubblici locali

E’ contrario il voto del Pd in commissione Affari costituzionali al decreto comunitario che contiene la riforma della normativa sui servizi pubblici locali. Una riforma nascosta nelle pieghe di un decreto “salva-infrazioni” per eviatre multe dalla UE, che è stato inzeppato dei provvedimenti più diversi. Lo ha fatto sapere il deputato democratico, componente della I commissione di Montecitorio, Paolo Fontanelli che ha spiegato: “La nostra contrarietà deriva sia da ragioni di metodo che di merito. Nel metodo perché il governo, ancora una volta, usa un decreto per introdurre una quantità gigantesca di norme estranee alla finalità dichiarata provvedimento. Tra queste, tutta la riforma della normativa sui servizi pubblici locali di cui abbiamo chiesto lo stralcio. Nel merito – prosegue – il nostro dissenso deriva da un giudizio fortemente negativo su una riforma che giudichiamo parziale, insufficiente e sbagliata perchè non distingue tra settori e perchè prefigura un privatizzazione del tutto incoerente con l’obiettivo della liberalizzazione e che avrebbe come unico effetto la sostituzione di monopoli pubblici con monopoli privati senza alcun vantaggio per i cittadini …