“Il Muro. Quel giorno che cambiò la storia”, di Paolo Soldini
Quando cominciò a cadere il Muro di Berlino? Bella domanda. Ognuno che abbia vissuto da testimone quei giorni di vent’anni fa ha una sua risposta. La mia è in una serie di immagini. La prima: Helmut Kohl che saltella su per i gradini del palco al congresso federale della Cdu a Brema. È il 13 settembre del 1989. Il cancelliere è arrivato al capolinea, dicono. La fronda interna lo sta spingendo verso le dimissioni, o almeno verso la rinuncia alla ricandidatura. Lui è anche malato, si è saputo, roba di cuore. Forse è a un passo dalla resa. E invece eccolo salire sul podio come un ragazzino. Il suo faccione si stende in un sorriso: lo ha chiamato Miklós Németh, il primo ministro ungherese. Stiamo aprendo la frontiera – gli ha detto – e ci sono decine di migliaia di tedeschi dell’est che passeranno in Austria. Lo stillicidio dei passaggi attraverso la cortina di ferro diventata cortina di burro per volontà dei riformisti ungheresi è durato tutta l’estate. Ma adesso arriva il colpo grosso, e …