Mese: Ottobre 2009

Commento dalle tre mozioni di Carpi:

“A tre ore dalla chiusura dei seggi, esprimiamo grande soddisfazione per l’affluenza alle primarie (a Carpi 6379 votanti alle ore 17,00), che si attesta a livelli delle precedenti primarie. Ciò dimostra che i democratici e le democratiche carpigiane hanno voluto cogliere questa grande opportunità di partecipazione alla scelta del segretario del PD – affermano insieme Stefania Gasparini, Giovanni Taurasi e Francesco Lodi, portavoce rispettivamente delle mozioni Bersani, Franceschini e Marino – lo strumento delle primarie si conferma una straordinaria occasione di democrazia. In un momento di deriva populista, il PD dimostra che sa stare in mezzo alla gente ed ascoltarla”

Grande affluenza

Alle 17 e 30 hanno votato circa 2 milioni di persone. Due anni fa alla stessa ora i votanti erano stati 1,5 milioni, ora per l’esattezza sono 1.962.397. Le regioni con più votanti: 300mila in Emilia Romagna, 250mila in Lombardia e 200mila nel Lazio. Alle 11,30 nei 10.000 seggi in cui si vota per le primarie del Pd avevano già votato 876.570 persone. Lo ha reso noto, a nome della commissione congresso del Pd, Maurizio Migliavacca che ha commentato così il dato: “Sono numeri importanti che fanno pensare ad una grande partecipazione. E’ una bella giornata per la democrazia”. Le regioni dove si è votato sinora di più sono l’Emilia Romagna e la Lombardia. “Voglio ringraziare – ha detto Dario Franceschini – tutte le persone che stanno votando alle primarie. So che c’é tanta gente perbene che si sta recando alle urne per esprimere il proprio voto. E’ una grande festa della democrazia, a prescindere da chi stiano votando”. Ignazio Marino è entusiasta del dato della mattinata: “E’ il 20% in più del 2007, quando …

“Piccolo mondo antico”, di Barbara Spinelli

Il ministro dell’Economia ha dato un’occasione al Pd, che oggi affronterà le primarie e sceglierà una guida nuova. Difendendo il valore del posto fisso, presentandolo come la cosa calda anelata quando gela, affermando che nel modello europeo non si può organizzare un progetto di vita e di famiglia se il posto è variabile, incerto, Tremonti ha evocato un ingrediente essenziale del socialismo: ha evocato la stoffa dei suoi miti, delle sue mobilitazioni. Alcuni dicono addirittura che il ministro abbia astutamente rubato alla sinistra un tema che dovrebbe figurare nei suoi programmi, lasciandola sgomenta e muta. Si è appropriato della questione sociale, facendosi interprete del mondo che soffre una degradazione del lavoro destinata ad acutizzarsi. La realtà è non poco diversa tuttavia, e la vera occasione per gli eredi del socialismo e del cattolicesimo sociale è di penetrare tale realtà. Di dire il volto che ha oggi la questione sociale, di costruire su essa un nuovo corpo di dottrine, di sfatare le illusioni. Un primo passo importante l’ha fatto Franceschini, intervistato dal Sole – 24 Ore …

“Primarie, il popolo democratico sceglie il segretario”

Il giorno della verità. Dopo quasi tre mesi di campagna elettorale, la sfida per la segreteria del Pd arriva al giorno delle primarie. Si sfidano Pierluigi Bersani, ex ministro uscito vincente dalle consultazioni dei circoli, Dario Franceschini, attuale segretario del Pd, e Ignazio Marino, senatore chirurgo, candidato outsider. Arriva quindi a conclusione una corsa che darà un leader al più grande partito d’opposizione e che si è sviluppata lungo diversi mesi in un dibattito partecipato sui principali temi di discussione nel partito. La sua forma e la sua organizzazione, il rapporto tra iscritti ed elettori,l’utilizzo delle primarie, il radicamento territoriale. La linea politica, i rapporti con la maggioranza e con le altre forze d’opposizione. E poi i temi cruciali attorno ai quali combattere la destra e contendersi il consenso dei cittadini: il lavoro, la crisi economica, l’ambiente, i diritti civili. Mentre in tutte le città d’Italia 70 mila volontari terranno aperti i seggi dalle 7 alle 22, sul sito de l’Unità sarà disponibile una speciale copertura della giornata: cronache dai seggi e dai gazebo del …

“Un brutto nodo”, di Ida Dominijanni

Bene ha fatto Piero Marrazzo ad autosospendersi da governatore della Regione Lazio. Meglio avrebbe fatto a dimettersi: non ieri, dopo aver ammesso quello che l’altro ieri negava ostinatamente e incomprensibilmente, ma in quel di luglio, all’indomani degli ormai noti fatti, quando capì di essere sotto ricatto e, stando alle sue stesse dichiarazioni, pagò i ricattatori nel tentativo di mettere tutto a tacere. Tentativo vano, perché nell’epoca della riproducibilità tecnica di tutto vana è la speranza di mettere a tacere qualsivoglia cosa. Tentativo colpevole, perché un uomo di governo sotto ricatto ha l’obbligo di denunciare i ricattatori e, a meno che la causa del ricatto sia inesistente, non può fare l’uomo di governo. Non può fare nemmeno la vittima, o solo la vittima, come invece Marrazzo ha fatto nell’immediatezza dello scandalo. Il governatore del Lazio è vittima e colpevole, tutt’e due. E’ vittima di un’aggressione indecente dell’Arma dei carabinieri, un’aggressione su cui a noi tutti è dovuta piena luce dai vertici dell’Arma e dai ministeri competenti, i quali ci facciano il piacere di non provare a …

“Nave dei veleni: manifestazione ad Amantea”

Da Chiaiano a Crotone, da Maratea ad Aiello Calabro e Praia a Mare: si è ritrovato in massa ad Amantea il popolo che si ribella alla contaminazione dei veleni affondati nelle «navi a perdere» o sotterrati nelle valli dell’interno sulla base di quello che è ormai uno dei business di punta della ‘ndrangheta. In migliaia e migliaia, cittadini e studenti, ma anche autorità e sindaci, con tanto di fasce tricolori e gonfaloni, assieme a rappresentanti di associazioni (in prima fila Legambiente e Wwf), partiti e sindacati, hanno invaso la cittadina tirrenica diventata per un giorno la capitale di chi dice «no» all’avvelenamento di interi territori. Nemmeno la pioggia, caduta ad intermittenza per tutta la mattinata, è riuscita a scoraggiare la marea umana scesa in piazza. Tanta era la voglia di sollecitare gli interventi immediati necessari per fare chiarezza sul carico della nave inabissata al largo di Cetraro o dei fusti interrati nella poco distante valle del fiume Oliva, dove si registra una mortalità per tumore più elevata del 10% rispetto alla norma. Rabbia e bisogno …

“L’aria torbida di fine regno”, di Eugenio Scalfari

L´aria che si respira in questi giorni è di fine della seconda Repubblica. Non è detto che sia anche la fine di Berlusconi perché le due cose non sono necessariamente coincidenti. Può darsi che la fine della seconda Repubblica porti con sé e travolga chi su di essa ha regnato; ma può darsi anche che sia proprio lui ad affossarla sostituendola con una Repubblica autoritaria, senza organi di garanzia capaci di preservare lo Stato di diritto e l´equilibrio tra i vari poteri costituzionali. Il Partito democratico ha presentato in Parlamento il 22 ottobre, con la firma di Anna Finocchiaro, Luigi Zanda e Nicola Latorre, una mozione che fotografa con efficacia questa situazione. Se ne è parlato poco sui giornali, ma è l´atto parlamentare più drammaticamente documentato del bivio cui il paese è arrivato, mentre la crisi economica mondiale è ancora ben lontana dall´aver ceduto il posto ad una ripresa. I sintomi di questa «fin du règne» sono molteplici. Ne elenco i principali: l´attacco martellante e continuativo del presidente del Consiglio contro la Corte costituzionale e …