Parte la campagna di mobilitazione contro la manovra economica dell’Ateneo di Modena e Reggio. Gli aumenti graveranno sulle famiglie di 15 mila 500 studenti, l’80 % degli iscritti
I rappresentanti di Sinistra studentesca, dopo aver appreso dal rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Aldo Tomasi che è in via di approvazione una manovra economica che prevede un aumento delle tasse, hanno deciso di intraprendere una seria campagna di informazione e sensibilizzazione tra gli studenti dell’Ateneo modenese.
La manovra, che prevede un recupero di oltre 4 milioni di euro, non piace per nulla ai rappresentanti di Sinistra Studentesca, per vari motivi. Innanzitutto le fasce di retribuzione passano da 5 a 4, con la conseguenza che un maggior numero di studenti saranno interessati all’aumento. L’aumento delle tasse graverà sulle famiglie di circa 15.500 studenti, cioè oltre l’80 per cento degli iscritti totali all’ateneo.
Sinistra studentesca ritiene poi insufficienti i riconoscimenti al merito. Se è vero che nella manovra vengono premiati i meritevoli, chi supera la media del 28 avrà l’esenzione totale dalle tasse universitarie. Ci chiediamo allora come mai questa possibilità viene concessa solamente agli iscritti alle magistrali e alle specialistiche, lasciando fuori gli iscritti alle lauree triennali, mossa incomprensibile e ingiustificabile. Viene da pensare che in realtà questo è solo un tentativo di rendere meno “inaccettabile” questo provvedimento che tuttavia rimane tale.
Ciò che Sinistra Studentesca non accetta sono le modalità della manovra: vi è poca chiarezza nella comunicazione dei dati di bilancio e si sta lentamente procedendo verso la creazione di una condizione del sistema universitario basato su un aumento di costi che non trova però un corrispettivo nell’offerta dei servizi. Questa volta non ci accontenteremo di risposte evanescenti ed evasive. Vogliamo un confronto tra quelle che sono le necessità dell’Ateneo e le esigenze degli studenti.