“Riforme, Bersani ci prova con lo spacchettamento”, di Mario Lavia
Ricordate la bozza Violante? Era un corpus di riforme istituzionali sul quale si era determinata a suo tempo una convergenza fra maggioranza e opposizione: ebbene, la bozza Violante rinasce sotto forma di “carciofo”. A spicchi. Foglia dopo foglia. È un altro metodo: non più l’idea della “riformona” ma quella dello spacchettamento dei vari capitoli. Con la novità non da poco della legge elettorale. Questo è il metodo-Bersani. Col beneplacito di Gianfranco Fini. Non solo cortesia Si va dalla seconda e dalla terza carica dello stato (Napolitano l’aveva visto martedì) per rispetto del galateo istituzionale, certamente, e però la visita di Bersani a Fini non è circoscrivibile a questo. In realtà, dopo un quarto d’ora di convenevoli e reciproche cortesie, i due uomini politici hanno affrontato una questione politica di prima grandezza come il funzionamento del parlamento (in questo caso della camera: e per puro caso un’ora dopo, nella conferenza dei capigruppo, Fini ha dato una bella strigliata al governo – c’era Elio Vito – accusandolo di essere indirettamente la causa del poco lavoro, stante la …