Giorno: 14 Ottobre 2009

“«Dall’Italia all’Irlanda, si diffonde l’epidemia dei migranti-schiavi»”, di Alessandro Leogrande

Alcuni settori della nostra economia globale si fondano ormai sul lavoro di nuovi schiavi. E un recente rapporto dell’Osce sul “lavoro forzato” nel settore agricolo (Human Trafficking for Labour Exploitation in the Agricultural Sector in the Osce Region) lo conferma. Le nuove schiavitù nascono dall’incrocio di vari fattori: vulnerabilità dei lavoratori migranti (che costituiscono in ogni paese dell’Osce, anche in quelli meno ricchi, la base del nuovo bracciantato), brutalità dei rapporti di lavoro, assenza di tutele, bassi salari. Ma benché nasca da queste premesse, il “lavoro forzato” costituisce un salto ulteriore verso l’inferno, una tipologia di sfruttamento che le legislazioni di molti paesi fanno fatica a cogliere, e quindi a combattere: riguarda tutti quei casi in cui al grave sfruttamento lavorativo si aggiunge il controllo feroce sulla nuda vita da parte dei caporali o dei padroni. In Italia, le pesanti condanne emesse contro 20 caporali del foggiano, che avevano sfruttato centinaia di schiavi polacchi, sono state confermate in secondo grado. Ma il fenomeno è globale, non riguarda solo il nostro paese. Il rapporto Osce racconta …