Se il Presidente del Consiglio minaccia di ricorrere al popolo per ribadire di essere più uguale degli altri davanti alla legge, sappia che il Pd è pronto a dare una risposta di popolo ai deliranti attacchi contro la Corte Costituzionale e il Capo dello Stato.
Lo ha annunciato il segretario del Pd Dario Franceschini, in una conferenza stampa: “Se non la smette con i suoi attacchi sappia che troverà un Partito democratico unito e determinato e pronto a chiamare il suo popolo, quello che si è già visto il 3 ottobre (in piazza del Popolo a Roma alla manifestazione per la libertà di stampa ndr) e che tornerà il 25 ottobre alle primarie. Come segretario – aggiunge – garantirò una gestione unitaria del partito in questi momenti delicati, perchè esso abbia una voce unica”.
Franceschini ha fatto riferimento anche alla situazione internazionae, ma non per i titoli della stampa di tutto il mondo sul Lodo Alfano, ma per ricordare che “fuori dall’Italia lo scontro tra destra e sinistra avviene sulle scelte di governo ma non coinvolge il terreno di gioco e le regole, che sono condivise. Noi abbiamo un compito doppio: contrastare le scelte del governo e difendere il terreno in cui si gioca: la Costituzione, gli organi di garanzia, le regole. Noi le difenderemo dall’arroganza e dalla prepotenza di questi attacchi”.
Quanto alla sentenza dei 15 giudici della Corte Costituzionale “non è materia di festeggiamenti, ma è stata una giornata importante e bella per la democrazia italiana. È la dimostrazione – prosegue il segretario del Pd – che non c’è nessuno sopra la Costituzione, sopra le leggi, sopra gli organi di garanzia. E questa dev’essere stata la scoperta più drammatica per Berlusconi, ieri. Cioè che la sua idea che vincere le elezioni significhi diventare il padrone dello Stato è un’idea sbagliata. C’è qualcosa che è sopra di lui e che resterà sopra di lui: gli organi di garanzia, la Costituzione e le leggi”.
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