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Infanzia e adolescenza indigesti per il governo

Una maggioranza assente e presuntuosa va sotto in due votazioni consecutive alla Camera. La legge per l’istituzione del Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza per ora è sospesa.
Due sconfitte in due giorni. La maggioranza perde colpi alla Camera dei deputati dove viene messa sotto sulla legge per l’istituzione del Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza. Il Partito democratico aveva chiesto di sospendere l’esame della legge per riprenderlo nel pomeriggio alle 16. La maggioranza si era opposta, puntando a proseguire l’esame del testo in mattinata, ma per sette voti è stata sconfitta.

Tra le fila della maggioranza erano assenti 43 deputati del Pdl , (pari al 16% del totale), 5 parlamentari leghisti (8,33%). Il governo è stato battuto con un solo voto di scarto (250 sì e 249 no).
La legge che istituisce il Garante per l’infanzia in autorità indipendente aveva avuto il suo primo intoppo martedì scorso dove era passato un emendamento presentato dall’opposizione, spingendo il Rocco Buttiglione, vicepresidente della Camera, su richiesta del presidente della Commissione Affari alla sospensione dell’esame del testo. Alla ripresa dei lavori, la maggioranza ha subito un’altra sconfitta.

“Successo dell’opposizione a tutela dell’infanzia” Così l’on. Piero Fassino ha salutato la decisione di rinviare in commissione la legge sul Garante dell’infanzia in questi giorni all’esame dell’aula di Montecitorio. “Le critiche e le obiezioni dell’opposizione – ha sottolineato Fassino – ad una legge inadeguata e improvvisata si sono dimostrate fondate e la maggioranza ha dovuto prenderne atto”. “Adesso – ha concluso Fassino – si tratta di dare corso ad una legge che costituisca un vero Garante per l’infanzia, del tutto autonomo e dotato di risorse proprie per essere così efficace strumento di tutela dei bambini”.

“Siamo molto soddisfatti perché la Camera ha bocciato il governo sull’istituzione del Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza. Il governo infatti voleva imporre un organismo privo del profilo mino di autonomia, in contrasto con tutte le norme internazionali sulla materia”. Lo dichiarato Sandra Zampa, deputata del Pd.

Per Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera, “lo stop alla legge sul garante dell’infanzia è un successo dell’opposizione e rappresenta la bocciatura delle politiche del ministro Carfagna, da parte anche della stessa maggioranza. La legge fermata alla Camera era utile solo al ministro delle pari opportunità per nominare qualche suo amico. L’arroganza e l’incompetenza sono state fermate dal Parlamento. Vediamo adesso di fare una legge veramente utile per l’infanzia”.

“Seconda vittoria oggi alla Camera contro i ripetuti tentativi della maggioranza di togliere autonomia e indipendenza al Garante nazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Per la seconda volta in poche ore il governo è stato battuto sulla richiesta del Pd di sospendere l’esame di legge per l’istituzione del garante e rinviarlo alla Commissione”. Così la senatrice Pd Anna Serafini, responsabile famiglia PD, commenta il voto di oggi alla Camera. “L’atteggiamento del governo – ha dichiarato la senatrice PD – sta svilendo e snaturando il lavoro intenso e proficuo svolto in Commissione che aveva portato all’intento unanime di assicurare all’istituzione del Garante una piena autonomia economica e gerarchica. Anche l’Unicef oggi, come già oltre 50 associazioni nei giorni scorsi, raccomanda di ‘non commettere errori, istituendo un Garante privo della possibilità di incidere realmente”.”Noi – ha concluso Anna Serafini – continueremo a batterci strenuamente, in Aula e in Commissione, alla Camera e al Senato, perché il Garante dell’infanzia sia un garante vero che difenda effettivamente, senza interferenze e condizionamenti, i diritti dei bambini e degli adolescenti nel nostro Paese. Per legiferare correttamente su un organo di garanzia come quello dei bambini , occorre la massima unità del paese, al di là di ogni legittimo orientamento politico. Il PD rimane disponibile, grazie anche alla propria proposta di legge, a far sì che ciò avvenga”.

Per Doris Lo Moro e Daniela Sbrollini, deputate del Pd, relatrici di minoranza al provvedimento sul garante dell’infanzia, “grazie all’emendamento dell’opposizione approvato dalla Camera, che ha trasformato il garante proposto dal ministro Carfagna in una vera autorità di garanzia dei diritti dei minori, oggi si è ottenuto il rinvio in Commissione del provvedimento. Un successo della battaglia dell’opposizione. Adesso dobbiamo dare vita ad un testo coerente che dia risposte concrete alle richieste delle associazioni per la tutela dell’infanzia e di tutti i bambini. Il ministro Carfagna è stato sconfessata dalla sua stessa maggioranza in Parlamento. Si fermi e ne tragga le conclusioni”.

“Nonostante la schiacciante maggioranza numerica, oggi alla Camera abbiamo ottenuto la venticinquesima vittoria dall’inizio della legislatura”. Lo ha dichiarato Erminio Quartiani, segretario d’Aula del Gruppo dei Democratici, dopo la bocciatura del governo sul provvedimento che istituisce il Garante nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza. “Le opposizioni – ha spiegato Quartiani – hanno vinto per un solo voto di scarto. In Aula erano presenti 249 deputati della maggioranza, contro 250 delle opposizioni, secondo questa composizione: 90,70% erano i deputati presenti del Pd, 69,23% quelli dell’Italia dei Valori (assenti Antonio Di Pietro e Leoluca Orlando) e 91, 67 dell’Udc. Mancavano ben 76 deputati del Pdl ed 11 della Lega Nord, tra gli altri La Russa, Ghedini e Giancarlo Giorgetti, a conferma di uno sfilacciamento della maggioranza capace di vincere solo grazie al continuo ricorso ai voti di fiducia”.

A.Dra
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