“Le due anime di un Pd scosso”, di Michele Salvati
Circolo dopo circolo, si stanno concludendo le votazioni tra gli iscritti del Partito Democratico e il 25 ottobre i tre candidati — Bersani, Franceschini e Marino — saranno presentati al voto degli elettori e dei simpatizzanti: in pratica di chiunque manifesti l’interesse a influire sulla scelta delle cariche direttive del partito. Gia in quella data, o al più un paio di settimane più tardi se sarà necessario un ballottaggio, sapremo chi è il nuovo segretario del Pd. Prima di discutere del significato di questa scelta, tre commenti di natura generale. Il primo è che hanno partecipato al voto, sinora, circa 350.000 persone, più della metà degli iscritti: non una piccola prova di democrazia, in un momento in cui gran parte dei commentatori danno per spacciato, e con buone ragioni, il ruolo democratico dei partiti. E a questa occorrerà aggiungere la consultazione del 25 ottobre. Il secondo commento è che laddove il partito è maggiormente radicato, nelle regioni rosse e nelle grandi città, nell’ambito dei circoli si è svolto un dibattito serio tra i sostenitori delle …