Mese: Settembre 2009

La lezione di Prodi: «Ci rubano gli ingegneri, l’Italia non innova più», di Bianca Di Giovanni

Quando in Confindustria comincia a parlare Romano Prodi inizia un «film» sul mondo e sull’Italia radicalmente diverso da quello «proiettato» fino a un minuto prima da Maurizio Sacconi. Tutto cambia: analisi e prospettive. A cominciare da quelle ampie, che hanno per orizzonte gli equilibri geopolitici. Il ministro del lavoro parla di un «patto transpacifico» che gli Stati Uniti stanno imbastendo con la Cina. Per lui sarebbe la fine del patto Atlantico, e l’inizio per l’Europa di nuove alleanze. Quelle con Russia e arabi (leggi Libia). Il governo è «amico di Putin» (come il premier) e nemico degli «anglo-cinesi ». Per l’Italia è uno stravolgimento, un gioco pericoloso che isola la penisola del consesso occidentale. Per Prodi invece proprio il rapporto con la Cina è la formula per battere la crisi. «State attenti che la Cina è inarrestabile – avverte Prodi – Meglio averla come alleata e prendere i vantaggi». Per aver detto questo, l’ex premier si è preso «molte legnate» in passato. Ma oggi quel messaggio è più vero che mai. Perché nella storia «si …

«Tutti in classe: flop del maestro unico della Gelmini», di Maristella Iervasi

Riaprono le scuole con il flop assoluto del maestro unico della Gelmini. Basta fare un giro negli istituti che hanno già cominciato le lezioni per accorgersene. L’imposizione della maestra unica per decreto è stata scelto solo dall’11% delle famiglie italiane. Ma anche di meno, a conti fatti. Proprio il ritorno del maestro unico, fiore all’occhiello della riforma della Gelmini alle elementari, è stato bandito dal (ri)salire in cattedra. Un successo dell’Onda anti-Gelmini. Ma lei, il ministro dell’Istruzione, alla vigilia del nuovo anno scolastico “gira” i numeri a suo favore: “Il 69,6% ha preferito il maestro unico di riferimento” ha detto candidamente in conferenza stampa a Palazzo Chigi dove si è “rifugiata” per non guardare i docenti precari e la Flc-Cgil incatenati sotto le finestre di viale Trastevere. Circondata dai dirigenti ministeriali, Mariastella Gelmini confonde il tempo scuola che le famiglie potevano scegliere all’atto dell’iscrizione dei figli alle prime classi delle elementari, con il maestro unico. Poi prosegue con la distorsione nella comunicazione: “Il 58,6% delle famiglie ha scelto le 30 ore; l’11% le 24 e …

Franceschini: “riconosciamolo, la vita della donna è tutta in salita”

”La vita di una donna, specie in Italia, e’ tutta in salita. Per ottenere gli stessi risultati degli uomini, lo si deve ammettere, ci devono mettere il doppio”. Lo ha detto il segretario del Pd Dario Franceschini nel suo intervento ieri pomeriggio a Roma nell’incontro avuto con le donne democratiche che hanno sottoscritto una mozione in appoggio alla sua candidatura alla segreteria del partito. Una riflessione espressa alle donne ma che e’ sembrata piu’ volta agli uomini perche’ venga riconosciuta una realta’ di perdurante disparita’ sociale, nel lavoro ma anche in politica. Franceschini ha detto di condividere le testimonianze che hanno descritto questa situazione di disuguaglianza ed e’ andato oltre sottolineando come le stesse ”conquiste delle donne di questi anni vengano oggi messe in discussione principalmente dalle televisioni che propongono un modello femminile che suggerisce alla donna di fare carriera puntando piu’ che altro sulla bellezza e sul corpo”. Una disuguaglianza che si riproduce anche all’interno del partito dove le donne faticano a trovare spazio a tutti i livelli. In proposito Franceschini ha detto di …

Zavoli: Dario, in te vedo il riformismo

Sergio Zavoli sceglie di dare il suo appoggio a Dario Franceschini in vista del congresso del Pd. In una lettera inviata al segretario del partito, il presidente della commissione di Vigilanza Rai scrive: “Carissimo, poche righe per informarti che la mia scelta tra i candidati alla segreteria del Partito democratico ricade sul tuo nome”. La missiva prosegue: “Mi lega alla tua persona e all’esperienza politica che rappresenti, oltre alla qualità civile, umana, intellettuale che essa esprime, una sostanziale discriminante: il riformismo, cioè la più declamata e disattesa tra le promesse storiche del centro sinistra”. Zavoli dice di “non voler venire meno a ciò in cui gran parte del Paese non ha mai smesso di sperare: una forza-partito che non smetta di porsi il problema di un centrosinistra da strutturare e far vivere sulla base di tre brevi e fondanti premesse: chi siamo, con chi stiamo, che cosa vogliamo”. Zavoli conclude con l’augurio di “realizzare finalmente il massimo di apertura e concordia, trasparenza e risolutezza” con la convinzione che si “debba rispondere alle domande di un …

Scuola: Pd, Gelmini si autoincensa, venga a riferire le cifre vere in parlamento.

“Il ministro Gelmini insiste a raccontar favole e si auto incensa, ma noi vogliamo che venga in parlamento a riferire i dati reali: quanti studenti ci sono in ogni classe, quante sezioni a tempo pieno non sono state autorizzate rispetto alle richieste delle famiglie, quante richieste di tempo prolungato nella scuola media? Dietro questi dati si nascondono conseguenze gravi per la qualità della scuola e l’offerta didattica dei nostri ragazzi”. Lo chiedeono le deputate del Pd Manuela Ghizzoni, Maria Coscia e Rosa De Pasquale che hanno partecipato questa mattina al sit-in davanti al Ministero dell’Istruzione organizzato dalla Cgil per esprimere solidarietà e pieno sostegno del Pd ai 18.000 precari della scuola che da quest’anno sono stati licenziati a causa dei provvedimenti della Gelmini. “Le cifre che il ministro Gelmini ha messo in mostra nell’ennesima conferenza stampa auto celebrativa – sottolineano le deputate democratiche – in realtà non raccontano la verità agli italiani: ad esempio, ha negato la clamorosa bocciatura del maestro unico espressa dalle famiglie con la quasi totale scelta di modelli orari superiori alle …

“Napolitano accusa: in Italia troppa violenza e omofobia”, di Marcella Ciarnelli

Nell’età dei diritti,come ebbe a definirla Norberto Bobbio, c’è chi stenta ancora ad averne. E ne paga, di questa assenza colpa di altri che sono più forti e garantiti, quotidianamente le conseguenze. Alle donne, agli immigrati, agli omosessuali, tutti protagonisti non colpevoli di «fatti raccapriccianti» che avvengono anche in un paese «ricco ed evoluto come l’Italia» il presidente della Repubblica, in apertura della Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne, ha inviato un messaggio di speranza alle vittime togliendo il velo con le sue parole alla realtà e di critica a chi ancora non si fa carico, pur potendolo, di una drammatica realtà in tutti suoi aspetti. Sempre tragici. Sempre dolorosi. Sempre terribili. «Qualunque parte del mondo e qualunque paese rappresentiamo in questa sala, dobbiamo sentirci egualmente responsabili dell’incompiutezza dei progressi faticosamente realizzati per l’affermazione della libertà, della dignità e della parità dei diritti delle donne» e tutti devono sentirsi «egualmente impegnati a perseguire conquiste più comprensive, garantite e generalizzate». Il messaggio del presidente è andato a sottolineare con nettezza che «la lotta contro ogni …