Il Pd e l’«offerta inesistente»: dopo l’editoriale di Panebianco
Il dibattito nel Pd e sul Pd è aperto in vista della scelta del nuovo segretario. In discussione il futuro e le strategie del Partito democratico. Alcuni di questi temi erano affrontati nell’editoriale di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera del 10 settembre. A quell’editoriale rispondono oggi Ignazio Marino e Pierluigi Castagnetti con due interventi che pubblichiamo «La vocazione maggioritaria non è autosufficienza», di Pierluigi Castagnetti Gentile Direttore, il professor Panebianco sul Corriere della Sera di ieri fa un’analisi spietata delle difficoltà del PD, che in alcuni passaggi è possibile condividere e considerare una utile sferzata, se si esclude però il giudizio liquidatorio che se ne può ricavare dalla lettura complessiva. Parto dal riconoscimento più importante fatta a Veltroni, la scelta cioè di un partito a vocazione maggioritaria, “idea eccellente realizzata male”. Condivido. Anzi, si dovrebbe dire, non ancora veramente realizzata. Vocazione maggioritaria non significa autosufficienza e, dunque, rinuncia alle alleanze, al contrario significa esattamente quello che dice Panebianco, non rinunciare cioè mai – anche con un consenso attorno al 30% – a rappresentare il …