Mese: Settembre 2009

Lettera di Dario Franceschini alle iscritti e agli iscritti al PD

Care iscritte, cari iscritti, in questi giorni si sta votando in tutti i circoli d’Italia. Mi rivolgo direttamente a voi perché conosco la vostra passione e il vostro attaccamento al partito. n ogni Festa, in ogni assemblea, in ognuno dei mille circoli di tutte le province taliane in cui sono andato da segretario, ho ascoltato le vostre speranze e ho apito le delusioni per quello che si poteva fare meglio e non è stato fatto. Perché di certo abbiamo fatto errori ma ora dobbiamo rimboccarci le maniche ec correggerli, andando però avanti nella nuova storia comune che abbiamoappena iniziato a vivere. Il mio impegno è questo: non tornare indietro. Non tornare indietro rispetto alla scelta di un partito radicato nel territorio, con un Circolo in ogni comune e in ogni quartiere. Un partito aperto, che unisce la straordinaria forza dei nostri iscritti e dei nostri militanti alle energie di tanti elettori pronti a lavorare con loro per un progetto in cui credono. Non tornare indietro rispetto all’idea di un partito ricco di diversità come tutti …

“Amartya Sen, il mercato funziona se è accompagnato da buone regole”, di Armando Massarenti

Amartya Sen, premio Nobel per l’economia nel ’98, è stato chiamato dal presidente francese Nicolas Sarkozy a presiedere, insieme all’altro Nobel, l’ameericano Stiglitz, e al francese Fitoussi, la commissione su performance economica e progresso sociale che lunedì 14 settembre ha presentato il suo rapporto in cui si sottolinea che tra gli indici di sviluppo è necessario comprendere anche quelli sul benessere percepito dalla popolazione. In questa intervista il Nobel per l’economia mette in evidenza come «la lezione» della crisi «è che il nostro sistema economico funziona se è ben accompagnato». Professor Sen, a che cosa attribuisce la crisi economica che ha travolto il mondo dallo scorso autunno, e che ora sembra dare qualche segnale del suo esaurirsi? Quali lezioni ne possiamo trarre per il futuro, in maniera da non riptere gli stessi errori? Ogni evento di tale portata ha più di una causa, ma per trarne lezioni per il futuro, è importante vedere che dietro questa crisi economica ci sono decenni di politiche fondate su un pensiero economico confuso. Dalla fine della seconda guerra mondiale, …

“Non rinasce la città degli studenti aquilani”, di Marco Bucciantini

Il Rettore: abbiamo affittato edifici e capannoni, ma mancano gli alloggi. C’è un dente cariato nella bocca spalancata dell’Aquila: è quel gruppo di case colorate e gioviali, quel paese nuovo che riceve da ieri 94 famiglie. Vendute come uno splendido sorriso, quelle case sono un quadro. Ma la parete è vuota. L’economia è ferma. I centri storici – che sono l’urgenza delle comunità locali che vogliono tornare a sentirsi tali – sono ammassi di pietre e ferri e tavole. Le gru stanno a guardare. Ci sono 15 mila persone senza lavoro. E 27 mila ragazzi e ragazze che aspettano di sapere se potranno studiare all’Aquila. L’accusa del rettore Ferdinando Di Iorio è precisa: «Abbiamo fatto il massimo per garantire la riapertura di ogni Facoltà e di tutti i corsi di laurea. Abbiamo affittato edifici e perfino i capannoni industriali per tenere le lezioni. Ma non sappiamo dove far dormire gli studenti». Sarebbe compito della Regione e dell’azienda del diritto allo studio. Il rettore già a giugno aveva chiesto di provvedere, si scontrò con Bertolaso, proprietario …

Scuola, la cenerentola d’Italia.

“I tagli alla scuola? Un suicidio collettivo”. Questo è stato il primo commento di Dario Franceschini durante la conferenza stampa organizzata dal Pd sull’emergenza sociale prodotta dalla riforma della scuola voluta dal ministro Gelmini. “Un vero suicidio collettivo in un settore dove, invece, si dovrebbe investire di più per essere competitivi con nella globalizzazione”. Occorre invertire la rotta. “La scuola – ha continuato Franceschini – deve essere il centro delle scelte strategiche per il Paese. Invece siamo di fronte ad un governo che con una mano promette soluzioni, come quella degli ammortizzatori sociali per i precari e con l’altra procede al più grande licenziamento della storia d’Italia”. “Serve fare chiarezza e verità – ha ribadito Giuseppe Fioroni, responsabile del dipartimento Scuola del Pd – sulla disinformazione generale che propaganda il governo. La Gelmini chiede serietà? Beh è necessaria da entrambe le parti e non fare due pesi e due misure. Basta di considerare la scuola come la cenerentola di questo Paese”. Il ministro Gelmini accusa i docenti di fare politica ma “occuparsi del bene comune …

Franceschini dice no a Vespa: “Non vengo a Porta a Porta”

Il segretario del Pd rinuncia alla trasmissione del 23 settembre. “Terremotati strumentalizzati, non mi presto a questa operazione” “Non vengo a Porta a Porta”. Dopo le polemiche per la cancellazione della puntata di Ballarò, Dario Franceschini rinuncia all’invito di Bruno Vespa che aveva programmato una trasmissione con il segretario del Pd per il 23 settembre. “Leggo ora – dice il leader Pd – alcune dichiarazioni di Vespa secondo le quali la mia presenza sarebbe da intendere come una sorta di par condicio per coprire l’incredibile scelta della Rai di stravolgere i palinsesti dell’azienda allo scopo di garantire al premier una vetrina strumentalizzando e spettacolarizzando il dramma dei terremotati d’Abruzzo. E’ un’operazione grave di cui non posso e non voglio rendermi complice in nessun modo”. Secca la replica di Vespa (“motivazioni pretestuose”) che attacca il segretario del Pd: “Non le consento di definire una nostra trasmissione come una vetrina al servizio del presidente del Consiglio. Esigo lo stesso rispetto rivolto ad altre trasmissioni che dal pluralismo di Porta a Porta hanno tutto da imparare”. Franceschini rilancia: …

Dai giornali di oggi sulla scuola

“Stranieri in classe: Gelmini: tetto al 30%”, di Flavia Amabile E’ stato un primo giorno di scuola difficile per il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, costretta a scegliere un carcere minorile per il suo saluto agli studenti, un luogo chiuso, sicuro, lontano dalle proteste che divampano in tutt’Italia. Ma è nel pomeriggio che appare evidente la forza dello scontro in atto. «La Gelmini a questa riforma sta dando solamente il nome e la faccia – si legge in un forum di discussione sul sito internet www.comedonchisciotte.org – in realtà, l’artefice dietro le quinte di essa, il puparo, è l’ebreo Giorgio Israel. Come lo era Biagi, il riformatore della legge del lavoro, come lo è quel nano malefico di Brunetta». Non è un messaggio di dissenso qualsiasi, avverte il ministro del Welfare Maurizio Sacconi. C’è un paragone che contiene «una sorta di implicita minaccia», spiega il ministro che mette in guardia i contestatori della riforma: «Le parole sono pietre e possono ancora una volta determinare il clima nel quale qualcuno può rinnovare la follia del lungo terrorismo …

“La strategia del ragno”, di Curzio Maltese

C’è qualcosa che gli italiani non sanno, ma soprattutto non debbono sapere, dietro la violenza dell’assalto finale di Silvio Berlusconi al valore di cui s’è sempre orwellianamente riempito la bocca, la libertà. La libertà d’informazione e di critica del giornalismo, perfino la semplice libertà di scelta degli spettatori televisivi. C’è, deve esserci una disperata ragione se il premier, già osservato speciale delle opinioni pubbliche di mezzo mondo, invece di rientrare (lui sì) nei ranghi del gioco democratico, continua a sparare bordate contro le riserve indiane che ancora sfuggono al suo controllo. L’ultimo episodio, l’oscuramento di Ballarò su Raitre, e ora anche di Matrix su Canale 5, per concentrare tutta l’audience di oggi sulla puntata celebrativa di Porta a Porta per la consegna alle vittime del terremoto abruzzese delle prime case, aggiunge un ulteriore tocco “coreano” al disegno dell’egemone. Volenti o nolenti, milioni di spettatori sono chiamati stasera all’appello, da bravi soldatini, per plaudire al “miglior presidente del Consiglio in 150 anni”, che si esibisce nell’ennesimo spettacolare sfruttamento del dolore, fra le lodi dei ciambellani. Si …