«Se l’immigrato non ha diritti», di Chiara Saraceno
Il botta e risposta tra Bossi e Fini ha se non altro il pregio di aver chiarito una volta per tutte la posizione del primo sui diritti degli immigrati: non devono averne nessuno, neppure quelli umani, quelli sanciti dalla dichiarazione universale dei diritti dell´uomo. Non si tratta solo di rifiutare loro il diritto di voto, anche solo a livello amministrativo, anche quando siano da molti anni in Italia, in modo regolare, paghino le tasse, mandino i propri figli a scuola e così via. Un rifiuto discutibile, su cui anche negli altri paesi esistono posizioni e soluzioni diverse, ma comunque limitato ad un livello particolare dei diritti. È l´idea dell´immigrato (non comunitario) come soggetto di diritti di base nel nostro paese che sembra messa in discussione dal leader della Lega. Secondo Bossi, infatti, «gli immigrati hanno diritti sì, ma solo a casa loro, dove sono cittadini. Da noi sono i nostri ad avere diritti». Sembra di essere tornati ad un´epoca in cui lo straniero è un paria in preda all´arbitrio del paese i cui confini ha …