Mese: Settembre 2009

Franceschini: “Ecco il mio progetto per il paese in 10 discorsi agli italiani”

In vista del 25 ottobre Dario intraprende un viaggio a tappe per illustrare il suo progetto per l’Italia. Dario Franceschini illustrerà il proprio progetto per l’Italia, in vista delle primarie del 25 ottobre, in dieci incontri pubblici con altrettante categorie di italiani: l’ultima di queste tappe sarà a Marzabotto, il giorno prima delle primarie e si indirizzerà ai ‘liberi’. Nel corso di una conferenza stampa Franceschini ha spiegato che esaurita la prima fase del congresso, quella in cui votano solo gli iscritti, sarà opportuno che i tre candidati alla segreteria dicano con chiarezza non solo il loro progetto di partito, ma anche il loro progetto per il Paese. Per questo Dario Franceschini terrà dieci incontri pubblici in giro per l’Italia. Il primo si svolgerà alla stazione Centrale di Milano, il 28 settembre, e sarà rivolto al mondo dei volontari. Il 4 ottobre, a Napoli, Franceschini parlerà agli educatori e agli insegnanti; il 6 ottobre, nel porto di Genova agli immigrati e ai nuovi italiani; il 9 a Brà (Cuneo) ai talenti e alle eccellenze. Il …

“Perchè protesta l’insegnante”, di Giunio Luzzatto

Dietro le proteste degli insegnanti precari ci sono due problematiche diverse. Quella di coloro che sono già abilitati e iscritti nelle graduatorie a esaurimento. E quella di chi invece aspira all’abilitazione. Il progetto del ministero non dà risposte né agli uni né agli altri. Perché non dice niente sui nuovi sistemi di reclutamento. E perché sulla formazione dei futuri docenti si è scelta una via opposta a quella seguita nel resto d’Europa. Quanto alla programmazione del fabbisogno di insegnanti, lo contraddice l’ammissione al tirocinio di soprannumerari. Con l’inizio dell’anno scolastico, la situazione degli insegnanti e dei loro posti di lavoro è tornata al centro dell’attenzione. È perciò opportuno fare un po’ di chiarezza, almeno per quanto riguarda gli insegnanti secondari, di primo e secondo grado, la categoria che registra le tensioni più forti. Le problematiche sono due ma strettamente connesse fra loro: gli abilitati già inseriti nelle “graduatorie a esaurimento” e coloro che invece aspirano all’abilitazione. CHI HA L’ABILITAZIONE Le graduatorie di coloro che sono in possesso dell’abilitazione, conseguita all’interno dei vecchi concorsi oppure tramite …

Scuola Bologna. PD: tagliati anche i maestri del S. Orsola. Parlamentari democratici: violati i diritti dei bimbi ricoverati.

“Apprendiamo con sconcerto, da una nota inviata da AGEOP RICERCA ONLUS a tutti gli eletti in Emilia Romagna, che alla scuola ospedaliera, presente nel M.O Oncologia ed Ematologia pediatrica “Lalla Seragnoli” dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna, Policnico Sant’Orsola Malpighi, non è stato garantito l’organico necessario alla scuola media, fatta eccezione per il solo insegnante di lettere e non ad orario completo. E mentre i precari della scuola a Bologna scendono in piazza e dormono nelle tende per manifestare la loro legittima protesta, il dirigente dell’Ufficio regionale della scuola non ha previsto l’assegnazione di personale docente da destinare alla scuola ospedaliera di una delle più importanti realtà sanitarie d’Italia che accoglie, non solo da Bologna e dalla Regione Emilia Romagna, ma dall’intero territorio nazionale e dall’estero bambini e adolescenti colpiti da gravissime patologie ad alto rischio di sopravvivenza”. Questo è quanto dichiarano le onorevoli Ghedini, Ghizzoni, Lenzi e Zampa del Partito Democratico. “Presenteremo un’interrogazione parlamentare urgente per chiedere chiarimenti al Ministro Gelmini e una immediata soluzione a questa evidente violazione dei diritti dei bambini e degli …

Montagna. Ghizzoni, il governo si fermi su nomina del nuovo presidente Eim

“Il governo faccia un passo indietro sulla nomina del nuovo presidente dell’Ente italiano montagna. La persona indicata per questo incarico non ha neanche i requisiti richiesti dallo statuto dell’Ente”. Lo dice Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Cultura della Camera, che ha presentato una interrogazione su questo tema ai ministri Fitto e Prestigiacomo insieme ai colleghi Marina Sereni, Erminio Quartiani, Laura Froner, Letizia De Torre, Ivano Miglioli, Carmen Motta e Emilia De Biasi. “È necessario adesso – prosegue Ghizzoni – evitare il voto del nuovo presidente previsto per domani in commissione Cultura della Camera. Per la presidenza dell’Eim deve essere scelta una persona che abbia i requisiti previsti dallo statuto dell’Ente e in grado di rendere efficace e incisiva l’attività dell’Eim il quale esce da un lungo periodo di incertezza concluso grazie alla guida dell’attuale commissario straordinario. Con questa nomina il governo dimostra un evidente disinteresse per le politiche a sostegno della montagna, vale a dire della gran parte del territorio italiano. Una guida forte dell’Eim potrebbe contribuire a definire strategie e interventi efficaci a …

“Iscritti-elettori non c’è contrapposizione”, di Piero Fassino

Non credo davvero sia utile, né corretto far credere – come tenta Filippo Penati su l’Unità di ieri – che tra noi vi sia chi non ha considerazione dei nostri iscritti. Non è così e tutti anzi siamo grati a quanti, con passione e generosità, ogni giorno spendono le loro migliori energie per il bene del Pd e del paese. Un partito vero lo vogliamo tutti. Ma quale? I partiti non sono monumenti di pietra, immutabili nel tempo. Anzi, la vitalità di un partito è data proprio dalla sua capacità di innovare via via la sua forma per essere in costante sintonia con l’evoluzione della società che ha l’ambizione di rappresentare. In particolare nella società dinamica, fluida, aperta di oggi un partito ha bisogno di organizzarsi intorno a due dimensioni che non vanno vissute in antagonismo, ma complementari: gli iscritti e gli elettori. Serve un partito di iscritti, con base associativa larga; con organizzazioni strutturate e radicate nel territorio o in ambienti sociali; con un’attività quotidiana visibile e punto di riferimento per i cittadini; con …

“Il lutto scorrevole”, di Massimo Gramellini

Gli anziani ricordano che durante i funerali del Grande Torino l’Italia intera si arrese al dolore. Saracinesche abbassate e lutto al braccio, da Bolzano a Palermo. Un senso di sgomento collettivo, immortalato in pagine stupende da Indro Montanelli, che raccontò una partita di calcio giocata in piazza San Marco dai ragazzini veneziani: si passavano il pallone evocando i nomi dei caduti. Il lutto allora era il Lutto. Scavava nelle persone e restava aggrappato per sempre ai fili della memoria. Ma ancora negli anni Settanta la morte di un Papa o una strage terrorista provocavano le stesse reazioni solenni. La tv di Stato dettava la linea, abolendo di colpo i programmi di svago per trasmettere musica classica, mentre le sale da ballo spegnevano le luci e il silenzio regnava assoluto nelle piazze e dentro gli stadi. Era tale la convinzione che il lutto dovesse avere quel genere di struttura tragica che il giorno in cui a Dallas venne assassinato Kennedy i giornali italiani si rifiutarono di pubblicare gli articoli dei loro inviati, che testimoniavano invece il …

“Clima, vertice a rischio. Brown: ultima occasione”, di Ninni Andriolo

L’allarme di Gordon Brown conferma le preoccupazioni di Ban Ki Moon, che ha voluto far precedere la 64esima Assemblea generale delle Nazioni Unite da un forum sui cambiamenti climatici che, nelle intenzioni del segretario Onu, dovrebbe scongiurare il pericolo che la prossima conferenza internazionale di Copenaghen si trasformi in un flop. A dicembre, in Danimarca, si deciderà sul dopo Kyoto, su cosa si dovrà fare – cioè – dal 2012 in poi per evitare la catastrofe ambientale. E oggi – tanto per rinfrescar loro la memoria – verranno proiettate davanti ai rappresentanti dei 192 Paesi invitati al summit Onu, immagini shock sugli scenari apocalittici dell’effetto serra. Per superare il rischio che Copenaghen si concluda con un nulla di fatto, il premier britannico parteciperà in prima persona all’appuntamento. Un appello agli altri leader, nella sostanza. IL NODO GEO-POLITICO Insomma, è la politica che deve scendere in campo. Sono i capi di Stato e di governo che dovranno impegnarsi in prima persona. Copenaghen è un’occasione da non perdere. E i diversi paesi, a cominciare da quelli più …