“La resa dei conti con l’informazione”, di Curzio Maltese
Comincia nel peggiore dei modi la settimana della difesa della libertà di stampa che si chiuderà con la manifestazione di sabato in Piazza del Popolo. Comincia con Berlusconi che, liquidato con due vecchie e sciocche battute l’incontro con Obama e signora, torna sulla sua ossessiva battaglia per far chiudere le “gazzette della sinistra” e i pochi programmi televisivi che danno ancora voce a mezzo Paese. Con un governo che, per iniziativa del ministro Scajola, pretende contro la legge di stabilire direttamente i palinsesti della tv pubblica. Con una destra che, dalle colonne dei due giornali più diffusi e obbedienti al premier, Giornale e Libero, lancia una campagna per boicottare gli abbonamenti Rai. La posta in gioco non è la sopravvivenza di Annozero, cui neppure i record di ascolti garantiranno la messa in onda giovedì prossimo. Piuttosto la sopravvivenza economica e politica nell’Italia berlusconiana di un’informazione critica e di opposizione. Ovvero l’essenza di una democrazia. Se qualcuno o addirittura la maggioranza pensa ancora che tutto questo sia normale, allora significa che la democrazia in Italia non …