Giorno: 19 Settembre 2009

«Luci e ombre nel fondo per l’università», di Matteo Turri

La ripartizione del finanziamento statale rappresenta l’atto fondamentale di governo del sistema universitario da parte del ministero. Dal 1994 le risorse sono trasferite con modalità che favoriscono una responsabilizzazione degli atenei. Il ministro Gelmini in luglio ha dato risonanza all’assegnazione del 7 per cento del Ffo sulla base di criteri meritocratici. Positivo che la quota ottenuta da ciascuna università si basi sulla capacità di produrre ricerca e didattica di qualità. Le ombre riguardano invece il modo in cui il processo di erogazione è stato gestito. BREVE STORIA DEL FFO Uno dei momenti principali dell’ancora incompiuto percorso di autonomia degli atenei statali italiani è la norma della Finanziaria del 1994 (legge n. 537/1993) che ha istituito il Ffo, Fondo di finanziamento ordinario, ovvero una assegnazione annuale complessiva per le spese di funzionamento degli atenei. Prima di allora le università ricevevano dal ministero finanziamenti suddivisi in oltre venti capitoli, ognuno dei quali vincolati a specifiche spese. Con il sistema in vigore dal 1994 vi è un unico stanziamento, nell’ambito del quale le università sono libere di decidere …