Sergio Zavoli sceglie di dare il suo appoggio a Dario Franceschini in vista del congresso del Pd. In una lettera inviata al segretario del partito, il presidente della commissione di Vigilanza Rai scrive: “Carissimo, poche righe per informarti che la mia scelta tra i candidati alla segreteria del Partito democratico ricade sul tuo nome”.
La missiva prosegue: “Mi lega alla tua persona e all’esperienza politica che rappresenti, oltre alla qualità civile, umana, intellettuale che essa esprime, una sostanziale discriminante: il riformismo, cioè la più declamata e disattesa tra le promesse storiche del centro sinistra”. Zavoli dice di “non voler venire meno a ciò in cui gran parte del Paese non ha mai smesso di sperare: una forza-partito che non smetta di porsi il problema di un centrosinistra da strutturare e far vivere sulla base di tre brevi e fondanti premesse: chi siamo, con chi stiamo, che cosa vogliamo”.
Zavoli conclude con l’augurio di “realizzare finalmente il massimo di apertura e concordia, trasparenza e risolutezza” con la convinzione che si “debba rispondere alle domande di un popolo che crede in ciò che la politica può fare e perciò stesso va fatto. Con un linguaggio coraggioso e semplice, perché ognuno ascolta, diceva Goethe, solo ciò che capisce”.
Pubblicato il 10 Settembre 2009