Giorno: 8 Settembre 2009

“Franceschini: «Accoglienza e fermezza»”, di F. Bagozzi

Che il cattivismo non porti lontano lo dimostra lo stillicidio della cronaca quotidiana con l’amaro computo di tragedie del mare, barconi abbandonati alla deriva, respingimenti inquadrabili in un contesto di legalità internazionale solo con uno sforzo di fantasia (oltre che alcune torsioni giuridiche). E lo rendono evidente gli sbarchi, che dopo una pausa seguita alla firma dell’accordo con Gheddafi, sono ripresi con una certa frequenza. Al cattivismo meramente propagandistico di un governo a chiara trazione leghista, il segretario del Pd Dario Franceschini contrappone una gestione del fenomeno migratorio basata sul doppio binario dell’accoglienza e della fermezza. Lo ribadisce a Padova, dove è giunto alla festa provinciale del Partito democratico e dove ha festeggiato, insieme a Flavio Zanonato (appena rieletto sindaco, quarto mandato, mozione Bersani) e al segretario del Pd veneto Paolo Giaretta (mozione Franceschini) il primo compleanno del circolo del Pd intitolato all’intellettuale e politico romeno Nicolae Iorga. Circolo a maggioranza straniera, fondato da due cittadini romeni – e frequentato anche da iscritti congolesi e moldavi, oltre che da italiani – che ha eletto consigliere …

“Ma quale boicottaggio? La colpa è del ministro”, di Elena Lisa

Rettore del Politecnico di Milano dove si è laureato a pieni voti nel ’63, Giulio Ballio, 69 anni, a meno di uno dallo scadere del suo mandato è nel mirino del ministro Gelmini, che accusa lei e altri colleghi di aggirare la riforma sull’Università. Davvero boicotta la Gelmini? «Non ne ho la minima intenzione. Anzi, per certi versi l’applaudo. Bene ha fatto, per esempio, a semplificare i concorsi. Riducendo l’esame alla valutazione del curriculum e a un colloquio col candidato, la Gelmini ha snellito le selezioni: la prova scritta, finalmente, è stata abolita anche in Italia». Ecco, appunto: una norma nel disegno di legge che il Politecnico di Milano ha puntualmente disatteso. «E’ stata una svista, lo riconosco. Nelle modalità di un concorso, bandito a luglio e scaduto 15 giorni fa, la prova scritta non era stata depennata. Ma ci siamo subito corretti tornando ai parametri imposti dal disegno di legge. E senza polemiche». Però l’Associazione ricercatori precari vi ha scritto anche una lettera ufficiale che fa riferimento al numero di articoli su riviste specializzate …

“Scuola, i frutti avvelenati della riforma Gelmini”, di Maristella Iervasi

Matteo è entrato a scuola emozionato e sudato per il peso dello zaino sulle spalle. Ha abbracciato i suoi compagni e ha “cercato” i suoi insegnanti. Ma quella di francese della media “Garibaldi” di Genzano alle porte di Roma, non si è presentata. Primo “buco” d’ora a scuola. Per colpa del pasticciaccio Gelmini-Tremonti. Cattedre vuote e sforbiciate di bidelli, meno materie e taglio di ore. Ecco la scuola del rigore e del merito decantata dalla maestra unica dell’Istruzione. E questo non è che il primo assaggio. La campanella suonerà ufficialmente per gli oltre 6milioni di studenti lunedì. Solo una piccola parte è già tornata tra i banchi: chi già ieri chi lo farà giovedì, con grande disagio per le famiglie italiane per via della chiusura della mensa e dell’orario ridotto di lezione a causa dell’anticipo rispetto al calendario scolastico regionale. Insomma, come non mai la scuola riapre nel caos. Le graduatorie sono pronte ma la nomine dei docenti in molte città sono ancora in corso. Per alcune tipologie di posti c’è il rischio che la …

«Tessile in sofferenza ‘A rischio 80 mila posti’», di Susanna Marzolla

L’idea di punta è «On stage», passerella dei migliori dieci «stilisti emergenti» a livello internazionale: una spruzzata di novità per non pensare troppo alla crisi del settore. Ma anche a Milano Unica, il salone del tessile che si apre oggi – presente Silvio Berlusconi – i numeri sono crudeli: 486 espositori (382 italiani e 98 da altri paesi europei) con un calo del 25 per cento. E anche se la diminuzione si è attenuata tra l’esposizione di febbraio e l’odierna («solo» un meno 10%) basta girarsi intorno nella regione ospitante per capire cosa sta succedendo. «Ventotto aziende chiuse, 749 in crisi, oltre 29mila lavoratori in cassa integrazione e mobilità»: questi i dati snocciolati dalla Femca-Cisl della Lombardia. Che, più nel dettaglio, specifica: «Il 70% per cento dei lavoratori in cassa è attualmente sospeso dall’incarico. I territori più colpiti sono Como (6.600 lavoratori sospesi), Varese (2.700), Bergamo (1.600)». Cioè i distretti della seta, oppure la Val Seriana chiamata un tempo «la valle dell’oro» per il valore dei suoi filati e soprannominata adesso, da chi ci vive, …

“La retromarcia dei redditi fermi ai livelli di 10 anni fa”, di Bianca Di Giovanni

Si annunciano con titoloni timidi segnali di ripresa, roba da zero virgola (direbbe Giulio Tremonti). Ma la realtà è una terra desolata. Lavoratori esasperati, estromessi dal ciclo produttivo, sempre più a rischio povertà. Questa è la cronaca della crisi a fine 2009. Altro che ripresa. L’Unione europea aveva già annunciato in primavera che in Italia l’incubo subprime sarebbe costato un milione di posti di lavoro. Un prezzo altissimo, sulle spalle dei giovani precari, ma anche dei cinquantenni con famiglia a carico. Numeri così non perdonano nessuno. Anche l’ufficio studi di Bankitalia qualche mese fa lanciava l’allarme occupazione. Intervenendo al Forex di Milano il governatore Mario Draghi non ha nascosto le sue preoccupazioni. «Nel terzo trimestre del 2008 l’insieme dei lavoratori a termine, interinali e a progetto sfiorava i tre milioni – aveva detto – Per circa quattro quinti di questi lavoratori il contratto giunge a scadenza entro un anno. Su di loro grava un rischio particolare». Quattro quinti: cioè 2 milioni e mezzo. Un esercito di precari sull’orlo del baratro. Nonostante la ripresina. Cinque mesi …