L’ex segretario ospite a Sky: il Pd può diventare una grande forza riformista. Marino: primarie vere con un confronto diretto fra i diversi programmi. Secondo Walter Veltroni «ci sono tutte le condizioni per rilanciare il Pd, a patto però che si resti sulla linea di creare una grande partito riformista». Critiche a Bersani: non capisco la sua linea.
«Ci sono tutte le condizioni per rilanciare il Pd. A patto però che si resti sulla linea di costruire un grande partito riformista». Walter Veltroni ne è convinto. L’ex segretario ha parlato ieri a tutto compo nel corso di un programma a Sky con Beppe Severgnini. Il rilancio è possibile ha detto ancora Veltroni ma ci vuole tempo e pazienza. «In nessun paese i leader vengono valutati a quattro mesi, da noi c’è un’idea bulimica della politica, quella per cui conta il risultato immediato».
Una linea dannosa, tanto più in Italia, secondo l’ex sindaco di Roma, perchè qui «serve una grande battaglia culturale». Nessun dubbio sul «passo indietro senza sbattere la porta» che lo ha portato a dimettersi dal vertice del Pd. Ma molta amarezza per come si è determinato: «Sono stato vittima del fuoco amico, non volevo esserne anche autore» «da molto tempo ho smesso di star male per le critiche di giornali o avversari, piuttosto, mi hanno dato amarezza i conflitti interni». Ora c’è la campagna per le primarie e Veltroni non si sottrae a giudizi sintetici sui candidati alla segreteria. «Franceschini è tenace, leale, aperto. Bersani è stato un buon ministro, soprattutto nel primo, ma anche nel secondo governo Prodi. Non ho ancora capito la sua linea, ha rimesso in discussione il partito a vocazione maggioritaria.
Marini viene dalla società civile, gli manca la complessità che serve per guidare un grande partito». E D’Alema? «Tutti sanno che le nostre differenze sono molto radicali e profonde. E si sono radicalizzate e approfondite nel corso del tempo».
Intanto Ignazio Marino, candidato alla guida del Pd, ha preso parte ieri ad un incontro a Cesena: «Il Pd guarda a Obama ha detto ma poi se proponi le primarie all’americana, con un confronto diretto sui programmi dei candidati, Franceschini rimanda a dopo i congressi dei circoli e Bersani tace.
Queste sono le primarie all’italiana».
L’unità 07.09.09
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Al via i congressi del PD. A Sarzana trionfo Cofferati-Franceschini, di Amerigo Lualdi
Per votare al circolo Grisei un anziano militante si è fatto dimettere dall’ospedale. Bersani e Basso primi a Pignone. Quando il partito chiama il militante vero risponde e, per votare ai congresso di circolo dei Partito democratico, firma le dimissioni temporanee dall’ospedale di Sarzana dove si trova ricoverato per accertamenti.
Lui, poco più che settantenne, non poteva far mancare il suo contributo sulla scelta dei nuovi segretari, nazionale e regionale, del Pd promettendo però ai medici che si presenterà quanto prima in reparto per completare i controlli che doveva fare.
Sebbene il Pd di oggi non abbia l’organizzazione capillare degli storici Pci e Dc di una volta, ci sono ancora i vecchi iscritti che il senso di disciplina l’hanno conservato. E’ accaduto, come detto, a Sarzana dove sabato si è svolto il primo congresso del Pd al circolo Grisei-Olmo-Boettola-Santa Caterina-Falcinello (come risulta dai dati pubblicati a fianco), il secondo per numero di iscritti della provincia, circa 350 tra cui alcuni extracomunitari. La consultazione ha dato una netta maggioranza alla mozione Franceschini (illustrata agli iscritti dal sindaco, Massimo Caleo) che ha totalizzato il 67,43% dei votanti contro il 32,57% ottenuto da quella che fa capo a Pierluigi Bersani (presentata dall’assessore regionale, Renzo Guccinelli). In particolare, Franceschini ha ottenuto 178 preferenze e Bersani 86. La terza mozione, quella che fa capo al terzo candidato nazionale, Ignazio Marino, non ha portato a casa neppure un voto.
Per quanto riguarda l’elezione del segretario regionale, altrettanto netta l’affermazione del franceschiniano Sergio Cofferati che, nel circolo di Grisei-Olmo-Boettola-Santa CaterinaFalcinello, ha ottenuto 170 voti, pari al 65,9% dei consensi, contro gli 80 (30,65%) di Lorenzo Basso e i 9 (3,46%) di Ermanno Pasero, candidato della mozione Marino.
Intorno alle 23 di sabato, una volta ultimato lo spoglio delle schede e conosciuti i risultati della consultazione, il segretario nazionale Franceschini ha personalmente telefonato a Caleo per complimentarsi dell’esito del voto.
Tra i sostenitori di Bersani, Massimo Baudone «Siamo soddisfatti anche se sappiamo che la macchina organizzativa messa in piedi dalla mozione Franceschini è più potente della nostra, partita da poco. Male somme vere del confronto politico si tireranno al congresso nazionale del 25 ottobre».
I congressi di circolo sarzanesi continueranno stasera alle 20,30 nel circolo di Sarzanello e dopodomani sera in quello di Marinella. Il primo congresso di circolo tenutosi in provincia è stato quello di Pignone, in Val di Vara, dove giovedì scorso si sono espressi in 14 dei 18 iscritti complessivi.
A livello nazionale, la mozione Bersani ha prevalso con 8 preferenze, seguita da quella Franceschini e Marino, entrambe con 3, a livello regionale, nell’ordine, 6 voti a Basso, 5 a Cofferati, 3 a Pasero.
Nei 59 circoli provinciali, le cosiddette convenzioni cui partecipano oltre 5.500 iscritti, dovranno concludersi entro mercoledì 30 settembre.
Oltre alle due schede con i nomi dei candidati nazionali e regionali alla segreteria si voterà per le liste di sostegno alle candidature per la convenzione regionale e quella provinciale.
Quest’ultima, una volta riunita, dovrà a suavolta eleggere cinque delegati per la convenzione nazionale in programma a Roma i primi di ottobre.
Questa è la fase riservata agli iscritti del Pd. I candidati, regionali e nazionali, che l’avranno superata si affronteranno alle primarie del 25 ottobre dove potranno esprimersi, oltre agli iscritti, tutti i cittadini che si riconoscono nel progetto politico del Pd.
L’intera fase viene gestita da un’apposita commissione per il congresso presieduta dal responsabile organizzativo del Pd spezzino, Gino Bertusi, che si avvale della collaborazione di altri 13 componenti, rappresentanti delle tre diverse mozioni che fanno capo a Bersani, Franceschini e Marino. I delegati della convenzione regionale espressi dalla Spezia saranno 172 e 250 quelli della convenzione regionale chiamati a eleggere i 5 rappresentanti che andranno a Roma.
Il secolo XIX La Spezia 07.09.09
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per i risultati del primo congresso del Pd nel viterbese