“Immigrati, l’importante distinzione tra rispetto della legalità e solidarietà”, di Giuseppe Fioroni
Chi può sentirsi davvero al sicuro in un Paese nel quale nessuno è più in grado di distinguere la differenza che passa fra il rispetto della legalità e il dovere di aiutare i disperati che fuggono da guerre, miseria, persecuzioni, carestie? Le recenti tragedie dell’immigrazione nel nostro Paese pongono a tutti noi un problema non secondario in questa vergognosa sequela di rimpalli, respingimenti e abbandoni: il tema educativo. Che Paese stiamo preparando per i nostri figli? Che idea di futuro gli stiamo trasmettendo? E non è forse vero che il momento della difficoltà può toccare a chiunque, a ciascuno di noi, anche se non si trova a bordo di una carretta del mare ma nella comodità della propria casa, e chiunque potrebbe avere bisogno di aiuto e rendersi conto in quel momento che ha costruito una società nella quale nessuno sente più il dovere di darglielo? Ma c’è di più : cosa vuol dire educare le giovani generazioni al rispetto della sacralità della persona umana se lo Stato, per primo, ha costruito un sistema di …