Giorno: 30 Agosto 2009

«Le convulse giornate della perdonanza», di Eugenio Scalfari

Venerdì scorso il Tg1 diretto dall’ineffabile Minzolini, incurante del fatto che le notizie del giorno fossero l’attacco del “Giornale” contro il direttore dell’”Avvenire”, lo scontro tra la Cei e la Santa Sede da un lato e il presidente del Consiglio dall’altro e infine la querela di Berlusconi a Repubblica per le 10 domande a lui dirette e rimaste da giugno senza risposta; incurante di queste addirittura ovvie priorità, ha aperto la trasmissione delle ore 20 con l’intervento del ministro Giulio Tremonti al meeting di Comunione e Liberazione. Farò altrettanto anch’io. Quell’intervento infatti è rivelatore d’un metodo che caratterizza tutta l’azione di questo governo, mirata a sostituire un’onesta analisi dei fatti con una raffigurazione completamente artefatta e calata come una cappa sulla pubblica opinione curando col maggiore scrupolo che essa non percepisca alcun’altra voce alternativa. Cito il caso Tremonti perché esso ha particolare rilievo: la verità del ministro dell’Economia si scontra infatti con dati ed elementi di fatto che emergono dagli stessi documenti sfornati dal suo ministero, sicché l’improntitudine tocca il culmine: si offre al pubblico …

Intervista a Guglielmo Epifani «Ma quali utili, contro la crisi serve una task force», di Felicia Masocco

Il leader della CGIL: «Non è questa la priorità quando laziende chiudono. Ci sono 400 vertenze aperte senza soluzioni. I casi Innse? Il sindacato c’è» Quattrocento vertenze aperte solo sui tavoli nazionali «ma nessuna risposta», osserva il leader della Cgil Guglielmo Epifani. «Il governo crei una task force per coordinarli, per parlare alle imprese e scegliere. I problemi non si risolvono con la filosofia né con i rinvii». Sarà un autunno «freddo» sotto il profilo dell’occupazione, ora lo riconosce anche il governo. Eppure si parla d’altro, ad esempio di partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa. Le sembra congruo? «Nessuno mette più in dubbio che avremo un autunno e un inverno molto difficili per il lavoro e l’occupazione, perché più si allunga la crisi per l’assenza di domanda, e più le aziende vanno in difficoltà e scaricano i problemi sul lavoro. Questa dovrebbe essere la priorità per tutti, l’obiettivo su cui concentrarsi col massimo della forza. Invece non ci siamo, si è tirato fuori in modo scriteriato e inaccettabile il tema delle gabbie salariali, si …