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Caso Turci, il Pd: “Torna la vocazione autoritaria di questa destra”

La replica dell’on.Ghizzoni e della sen.Bastico (Pd) alle dichiarazioni del ministro Gelmini: “Stupisce che nel 2009, in un paese di democrazia liberale, si debba discutere di questo”

Sul caso di Daniela Turci, la preside accusata dal ministro Gelmini di fare politica a scuola, intervengono l’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Istruzione della Camera, e la sen. Mariangela Bastico, responsabile nazionale Scuola del Pd. Ecco la loro dichiarazione congiunta.

«Stupisce che nel 2009, in un paese di democrazia liberale come l’Italia, si debba discutere di un caso Turci, ovvero di una preside invitata a tacere prima dal suo dirigente scolastico, poi da un parlamentare del centrodestra, infine dal ministro dell’Istruzione in persona. Motivo: aver criticato le disastrose politiche della scuola ordinate dal ministro Tremonti ed eseguite dall’ubbidiente ministro Gelmini.

Sarebbe inconcepibile in qualsiasi paese normale ma non in questa Italia dove si torna a dibattere di bandiere e dialetti, tanto per fare due esempi, come se la storia fosse passata invano, come se non ci fosse più nulla di scontato, nemmeno i basilari principi fondanti della nostra Costituzione, ad esempio la libertà di parola, di espressione e di critica.

E tutto questo mentre la destra, a cominciare dal premier, continua a riempirsi la bocca di valori liberali. Ma si tratta dell’ennesima simulazione. La vocazione illiberale e autoritaria di questa destra è sotto gli occhi di tutti: un servizio pubblico televisivo che censura il trailer di un film scomodo; il presidente del Consiglio che querela un giornale che “osa” porgli domande; ora persino un ministro che ordina a un preside di tacere e un parlamentare del Pdl che invita alla delazione insegnanti e genitori. Sono solo alcuni esempi dell’attitudine più generale di questa maggioranza a comprimere gli spazi di democrazia, secondo modalità tipiche dei regimi populisti e plebiscitari.

Anche per questo è urgente, più che mai, costruire un’alternativa credibile a questo governo e a questa cultura anti-moderna e anti-europea; mettere in campo al più presto una forza d’opposizione seria che si assuma il compito e la responsabilità di ridare alla Nazione una prospettiva di crescita morale e materiale».

stampa@pdmodena.it, 28 agosto 2009

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