“Più care, meno utili. Università italiane bocciate in Europa”, di Elisabetta Pagani
Per scegliere il miglior ateneo in cui studiare conviene aprire una bella cartina dell’Europa e prepararsi a comprare un biglietto aereo. Azzeccare il posto più indicato – in un confronto a cinque fra Francia, Gran Bretagna, Spagna, Italia e Germania – non è questione di fortuna: basta mettere sulla bilancia costi e benefici. E così si scopre che per vantare una laurea nel Paese più quotato del Vecchio Continente bisogna volare in Inghilterra. Per essere più «coccolati» dallo Stato, fra borse di studio (ne beneficia il 30% degli iscritti) e aiuti all’affitto (una quota ad ogni studente a prescindere dal reddito), l’opzione da scegliere è Francia. E per un ottimo rapporto qualità-prezzo la risposta è Germania: affitti bassi, rette contenute (in alcuni Länder è addirittura gratis), costo della vita sopportabile e più che incoraggianti possibilità di trovare lavoro subito dopo la laurea. Secondo tutte le classifiche è in Inghilterra che si contano gli atenei migliori. Ma soprattutto, per chi preferisse uno sguardo più concreto, è lì che si trova lavoro più velocemente dopo l’università (dettaglio …