Più cervelloni al Sud negli ultimi esami di terza media. Secondo il monitoraggio condotto per l´Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) dalla Rete scolastica bresciana (sulla base dei questionari compilati e inviati on line dai presidenti di commissione) sugli esami di licenza media svolti lo scorso mese di giugno, sono stati proprio i ragazzini delle regioni meridionali a strappare alle commissioni giudicatrici il maggior numero di votazioni massime: 10 decimi. Il dato si riferisce a 439 mila studenti ed è quasi definitivo. Dopo le polemiche sugli esiti degli esami di maturità (col boom di “lodi” nelle regioni meridionali contestato dai leghisti), sulle prove Invalsi (con studenti e insegnanti del Sud retrocessi dall´Invalsi dal primo all´ultimo posto per “comportamenti opportunistici”) e il niet ai presidi meridionali pronunciato dal consiglio provinciale di Vicenza, con tutta probabilità anche su questi dati si aprirà l´ennesima diatriba. Prof meridionali troppo generosi o ragazzini effettivamente più preparati? Quest´anno, per effetto delle novità introdotte dal ministro dell´istruzione Mariastella Gelmini, la scuola elementare e media italiana è passata dai giudizi ai voti, licenza media compresa. Così, in luogo del cosiddetto giudizio sintetico (sufficiente, buono, distinto, ottimo) i ragazzini della terza media, durante l´anno e agli esami, si sono ritrovati in pagella un voto secco: dal 6 al 10. Nelle otto regioni a sud della Capitale, gli studenti considerati al top, e quindi meritevoli del massimo dei voti, sono parecchi: l´8 e mezzo per cento. Salendo su per lo Stivale le percentuali calano: 8 per cento netto nelle regioni dell´Italia centrale e 7,2 per cento nelle sei regioni padane. Trend che rimane immutato se si vanno a guardare i dati relativi agli studenti diplomati con 9: 13,8 per cento al Sud, 13,6 al Centro e 13,3 al Nord. Stando ai numeri, sembrerebbe proprio che i ragazzini meridionali siano riusciti a prepararsi e a fare meglio agli esami. Chi pensa che l´exploit possa essere dovuto a professori di manica larga è destinato ad essere smentito da un altro dato: quello relativo alle bocciature, che al Sud sono quasi il doppio rispetto alle regioni centrali e settentrionali. E il presunto buonismo degli insegnanti meridionali? Oltre metà dei bocciati agli esami (1.135 ragazzini su 2.193) hanno frequentato istituti del Sud e delle Isole: in totale 7 studenti su mille. Nelle altre regioni italiane il dato è quasi dimezzato: 4 bocciati ogni mille candidati. I dati dell´ultima licenza media confermano anche che l´introduzione dei voti ha tagliato le gambe a parecchi ragazzini. Coloro che, per effetto della norma che prevedeva la sufficienza in ogni disciplina per accedere alle prove finali, non sono neppure riusciti ad arrivarci agli esami sono passati dal 3,3 per cento del 2008 al 4,9 : record degli ultimi dieci anni. I numeri confermano che anche nel 2009 un terzo (quasi 143 mila) degli studenti ce l´hanno fatta per il rotto della cuffia col minimo dei voti: 6 decimi.
La Repubblica 14.08-09
Pubblicato il 14 Agosto 2009